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economia

La questione industriale: solo l'export dà segni di risvegli


Tornano a correre le esportazioni, restano in altalena altri importanti indicatori come fatturato, ordinativi, commercio al dettaglio.
Il quadro restituito dall’Istat – che ieri ha sfornato nel giro di poche ore i tre diversi report, riferiti allo scorso mese di ottobre quelli relativi a ricavi, commesse e consumi, e al mese di novembre quello sul commercio estero – è di un’economia contraddittoria, ancora ben lontana dalla ripresa. Doppia crescita per l’export extra Ue: +3,4% rispetto al mese precedente e +5,6% a livello tendenziale. Una performance importante determinata soprattutto dal ritrovato sprint di un partner come gli Stati Uniti (protagonista di tutto il 2015 e poi in fase di rallentamento) con una crescita del 15,4%, del Giappone (+14,2%) e della Cina (+12,9%). A testimoniare la fase di incertezza va ricordato che la rilevazione relativa a ottobre presentava il segno meno per le esportazioni extra Ue sia a livello tendenziale (-2,3%) che congiunturale (-1,1%). Buone notizie sul fronte del saldo commerciale, che sfiora i 4 miliardi a novembre e sale a 34,2 miliardi nei primi undici mesi dell’anno.

Articolo sul Sole 24 Ore del 23 dicembre 2016