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finanza

Sterlina in caduta libera per un «flash crash»


Una caduta verticale durata 120 secondi. La sterlina è crollata di colpo del 6,1% per un errore umano o molto più probabilmente per l’impazzito automatismo di un algoritmo che ha innescato sulle piazze asiatiche vendite massicce della divisa di Sua Maestà passata da 1,26 sul dollaro fino a 1,18 dopo aver sfiorato 1,14. Si tratta della più violenta caduta intraday (11,1%) del pound dalla notte del 24 giugno quando il referendum svelò la volontà popolare di abbandonare l’Ue. Più contenuta, ma non troppo diversa, la dinamica del pound sull’euro che ha superato la soglia di 0,9, livelli che s’erano visti solo nei primi mesi del 2009. Il flash crash è durato due minuti, ma per riportare la sterlina a quota 1,24 recuperando, quindi, una parte importante del terreno perduto c’è voluta più di mezz’ora. Nel tardo pomeriggio è tornata a calare, veleggiando ancora attorno a 1,238, molto al di sotto dell’1,26 a cui era scambiata fino alle 7 del mattino ora di Singapore.

Articolo a pagina 3 del Sole 24 Ore del 8 ottobre 2016