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economia

Prima battuta d’arresto dell’attività industriale da inizio anno


La produzione industriale è in frenata rispetto a maggio dello scorso anno, -0,6% ed è negativo anche il confronto con il mese precedente (-0,6%).
Nella media trimestrale, però, l’indice mantiene una buona media (+0,1%) rispetto al trimestre precedente, legato all’exploit di aprile.
Il solo aumento registrato a maggio è stato quello dei beni intermedi (+1,8%); diminuiscono, invece, energie (-5,9%), beni strumentali (-1,5%) e beni di consumo (-0,7%). In crescita il settore della fabbricazione dei mezzi di trasporto (+5,6%) anche se in rallentamento rispetto ai dati dei mesi scorsi. Anche le aziende produttrici di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+4,3%) e produzione di prodotti farmaceutici (+2,5%) hanno registrato performance positive.
La diminuzione maggiore si è registrata nei settori dell’attività estrattiva (-13,5%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-9,7%) e delle industrie tessili, abbigliamento, pelle e accessori (-6,5%).
A giugno, però, potrebbe esserci una lieve crescita dello 0,5%.

Tratto da Il Sole 24 ORE del 12/07/2016, pagina 9
Ultimi commenti
  • gian_paolo4_2@alice.it |

    E come al solito la media europea è il doppio della nostra. Ma quel che è peggio che sta aumentando anche il debito pubblico, e quando Draghi smetterà inevitabilmente di immettere valuta, cresceranno i tassi d’interesse rendendo impossibile ogni tentativo di recupero (ricordo che un interesse del 5-6% sui 2300 miliardi di debito, significa che solo d’interessi passivi, Il contribuente dovrà sborsare 120-130 miliardi in barba alla folle richiesta di flessibilità)

  • gian_paolo4_2@alice.it |

    E come al solito la media europea è il doppio della nostra. Ma quel che è peggio che sta aumentando anche il debito pubblico, e quando Draghi smetterà inevitabilmente di immettere valuta, cresceranno i tassi d’interesse rendendo impossibile ogni tentativo di recupero (ricordo che un interesse del 5-6% sui 2300 miliardi di debito, significa che solo d’interessi passivi, Il contribuente dovrà sborsare 120-130 miliardi in barba alla folle richiesta di flessibilità)

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    E come al solito la media europea è il doppio della nostra. Ma quel che è peggio che sta aumentando anche il debito pubblico, e quando Draghi smetterà inevitabilmente di immettere valuta, cresceranno i tassi d’interesse rendendo impossibile ogni tentativo di recupero (ricordo che un interesse del 5-6% sui 2300 miliardi di debito, significa che solo d’interessi passivi, Il contribuente dovrà sborsare 120-130 miliardi in barba alla folle richiesta di flessibilità)

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