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economia

Addio alle città, ora l’industria si è spostata in provincia. (Il caso della Puglia)

Più addetti ai servizi nei grandi centri, più impiegati nell’industria in provincia. A scattare la fotografia dell’Italia che si muove verso la società dei servizi è Istat con il suo rapporto sui Risultati economici delle imprese a livello territoriale. L’Istituto nazionale di statistica ha appena aggiornato i dati, pubblicando quelli relativi al 2016. Ed è su questi numeri che Infodata ha costruito questa mappa:

 La mappa è stata realizzata sommando gli addetti su base comunale dell’industria e dei servizi. Da questi ultimi, bene precisarlo, sono esclusi i servizi finanziari. In questo modo è stato possibile mettere in rapporto il numero di persone che lavorano nella manifattura con quelli impiegati nel terziario. Se sono di più questi ultimi, il territorio di un comune tende al rosso. Diversamente, il colore vira verso l’azzurro. I filtri permettono di concentrare l’attenzione su una singola regione, su una provincia o su un distretto produttivo.

Osservando la mappa generale, si nota innanzitutto come i Comuni in cui prevalgono gli addetti dell’industria si concentrino soprattutto nelle zone del Nord. Un dato che, a dirla tutta, non stupisce. Mentre i servizi, oltre che nelle grandi città, primeggiano innanzitutto lungo le coste.

Utilizzando lo zoom, si nota poi che la prevalenza di addetti nei servizi è un fenomeno che riguarda in misura maggiore i grandi centri urbani. Si prenda, ad esempio, il caso della Lombardia. Si distingue molto chiaramente la chiazza rossa che rappresenta Milano e i comuni dell’hinterland, dove ormai i colletti bianchi hanno superato quelli blu: i primi sono 682mila, i secondi appena 101mila.

Ma, osservando la mappa, si distinguono bene anche Bergamo e Brescia, così come Varese e Como. Mentre, più a sud, si vedono Mantova e Pavia. Tutte realtà nella quali prevalgono i servizi. Molto interessante osservare anche la riviera del Garda, in provincia di Brescia. Una decina di comuni nei quali il numero di persone che lavorano nei servizi supera quello degli addetti dell’industria. Facile immaginare che il merito sia del turismo.

Lo stesso discorso vale se ci si sposta sulla sponda veneta del Lago. E sempre in Veneto si distinguono come dedite più ai servizi che all’industria le città di Verona, Rovigo, Padova, Vicenza e Treviso. Oltre che, ovviamente, di Venezia. A Roma gli addetti dei servizi sono 827mila, contro i 125mila che lavorano nell’industria. In questo caso, oltre che al turismo, c’è sicuramente da tenere in considerazione anche il ruolo della pubblica amministrazione.

Anche se il primato di regione che ha spostato la propria economia verso i servizi spetta alla Puglia. Qui sono appena 13 i comuni nei quali il numero degli addetti all’industria supera quello di chi lavora nei servizi. Non è una gara, ovviamente, e non c’è alcun giudizio di merito. È solo una fotografia di come si muove l’economia italiana.