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cronaca

La giustizia diventa telematica. Piena operatività a gennaio 2017


L’Italia non è ancora pronta per il processo telematico. Il Governo ha infatti rimandato al 1° gennaio 2017 il primo giorno di piena operatività precedentemente fissato per il 1° luglio 2016.
Tar e Consiglio di Stato dovranno accontentarsi ancora per qualche mese della sperimentazione nel giudizio telematico, con la speranza di poter smaltire le oltre 240mila cause presso i tribunali e più di 26mila al Consiglio di Stato entro tempi brevi.
Da ben due anni, invece, è obbligatorio l’utilizzo della telematica per depositare gli atti del processo civile: dal giugno 2014 per i nuovi procedimenti e dal 31 dicembre 2014 per tutti gli altri; le corti d’appello sono partite nel giugno 2015. A maggio 2016 i depositi telematici da parte di avvocati e professionisti sono stati quasi 77mila, con un aumento del 33% rispetto a maggio 2015. Per gli atti introduttivi dei processi civili la procedura online è facoltativa (così come per le costituzioni in giudizio) ma in dodici mesi il suo utilizzo è a +105%, più che raddoppiato.
Oltre agli avvocati, anche i magistrati utilizzano di più il web. Infatti, è cresciuto il numero dei provvedimenti nativi digitali messi a punto proprio da loro: si tratta di atti generati fin dall’inizio attraverso il sistema telematico e non, per esempio, creati prima in word e poi scansionati. Da maggio 2015 a maggio 2016 sono cresciuti del 31%.
Per quanto riguarda il processo tributario, solo le commissioni tributarie di Umbria e Toscana stanno sperimentando le procedure telematiche. Dal 1° dicembre 2015 e dal 1° gennaio 2016, però, solo il 4,5% dei depositi è stato effettuato in modalità telematica. Dal 15 ottobre partiranno anche Abruzzo e Molise, un mese dopo Piemonte e Liguria e dal 15 dicembre Emilia Romagna e Veneto.

Tratto da Il Sole 24 ORE del 04/07/2016, pagina 8