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finanza

Banche, il Meccanismo di risoluzione unico avrà a disposizione un fondo da 55 miliardi

«Chiarisco subito. Non siamo qui per orchestrare i funerali delle grandi banche. Il nostro lavoro al Comitato di Risoluzione Unico è di rendere il sistema bancario più sicuro, e di intervenire in maniera tempestiva e in modo ordinato nel risolvere le crisi bancarie,idealmente a costo zero o quasi per i contribuenti». Elke König, presidente dell’agenzia indipendente europea Single Resolution Board (SRB),è a capo di uno dei due pilastri dell’Unione bancaria. Un “game-changer” come lo definisce lei stessa. Dal primo gennaio 2016, il Meccanismo unico di risoluzione gestirà in maniera accentrata, quindi “in chiave europea” le crisi delle grandi banche e affiancherà il Meccanismo di vigilanza unico. König, ex-presidente Bafin (autorità tedesca di supervisione bancaria) è superesperta della materia e proprio per questo è consapevole della sfida che l’attende, inaugurare una nuova era di risoluzione, di ristrutturazione, delle banche in gravi difficoltà. «Sono 150 i gruppi bancari che ricadono sotto la nostra sfera di competenza – spiega – quelli sotto la supervisione della Bce e in aggiunta 30 banche con attività transfrontaliere».

Il Meccanismo di risoluzione unico avrà a disposizione un fondo di liquidazione da 55 miliardi di euro, che verrà utilizzato solamente in ultima istanza, nel caso in cui una banca non possa rimediare al dissesto nemmeno tramite il ricorso al bail in e l’eventuale prelievo dai sottoscrittori di bond senior. Il fondo verrà alimentato nei prossimi 8 anni dalle 150 banche che parteciperanno al sistema e sarà equivalente a circa l’1% dei depositi coperti.

Tratto da Il Sole 24 ORE del 05/11/2015, pagina 2