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Dove litigano di più gli italiani? A Locri e Salerno picco di nuove cause nel 2014

A Locri c’è il record delle cause di lavoro e previdenza in rapporto alla popolazione, più di 30 ogni 1.000 abitanti. A Catanzaro c’è il primato delle liti civili. A Cagliari quello delle separazioni e dei divorzi giudiziali. I dati del ministero della Giustizia – elaborati dal Sole 24 Ore del lunedì – ricostruiscono la mappa delle liti in Italia.

La distribuzione dell’arretrato non è uniforme, così come il suo tasso di riduzione. Ad avere il maggior numero di fascicoli pendenti sono Roma (115mila) e Napoli (100mila), ai quali si aggiungono alcuni grandi tribunali del Sud – Foggia, Bari e Catania – e il palazzo di giustizia di Milano: tutti intorno alle 50mila cause di arretrato. I grandi tribunali, però, sono anche quelli che tagliano di più l’arretrato in valore assoluto. Valga per tutti il caso di Foggia, che ha le più pesanti pendenze in materia previdenziale ma ha chiuso 26mila fascicoli nel 2014.

Per cogliere le situazioni critiche, allora, bisogna osservare quanto pesa l’arretrato rispetto alla popolazione servita da un certo tribunale. Si scopre così che Patti (Messina) e Locri (Reggio Calabria) hanno più 100 cause pendenti ogni 1.000 abitanti: in pratica, una ogni dieci persone, bambini inclusi. Un primato condiviso con Foggia, Salerno e Lamezia Terme, e che può anche dipendere da fattori locali come l’elevato tasso di contenzioso sui forestali o sulle pensioni di invalidità.