Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
economia

Conti pubblici, nel 2014 deficit di 49,10 miliardi di euro nonostante la forte pressione fiscale

La parifica del bilancio dello Stato nel 2014, nella tradizionale cerimonia della magistratura contabile con la relazione del presidente Raffaele Squitieri e la requisitoria del Pg Martino Colella, ha consegnato ieri una foto di gruppo in chiaroscuro della pubblica amministrazione. Dove i (timidi) segnali di risveglio sono ancora insufficienti, e semmai sono non solo mediaticamente superati dalla continua scoperta delle tante cose che non vanno. E che neppure le riforme messe in campo dal Governo fin dall’anno scorso – e in parte promosse dalla Corte dei conti: dall’anticorruzione alla scuola fino alla lotta alla burocrazia vecchio stile – riescono ancora a scalfire. E così ecco la morsa del fisco che ha pesato lo 0,1% in più toccando quota 43,5%, uno scarto di 1,7 punti in più di pil rispetto alla media dell’area euro: «Difficilmente il sistema economico potrebbe supportare ulteriori aumenti della pressione fiscale», ha scandito Enrica Laterza, presidente di coordinamento delle sezioni riunite della Corte dei conti.

Nel 2014 i conti pubblici hanno accumulato un deficit di 49,10 miliardi di euro nonostante la pressione fiscale abbia toccato quest’anno quota 43,5% e si preveda che possa arrivare al 44,1% del Pil nel 2016. Cresce anche la spesa per le pensioni passata dai 243.674 milioni del 2011 ai 259.550 del 2015

Tratto da Il Sole 24 ORE del 26/06/2015, pagina 10