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cronaca

Matrimoni sotto quota 200mila, nelle unioni miste gli italiani preferiscono le rumene, le italiane i marocchini

I matrimoni in Italia
I matrimoni in Italia

Fonte: Istat. Dataviz: Andrea Gianotti.

Nel 2013, per la prima volta il numero dei matrimoni è sceso sotto quota duecentomila. Sono stati infatti celebrati in Italia 194.057 matrimoni (13.081 in meno rispetto al 2012). Ancora un forte calo, dunque, in linea con l’accentuarsi della tendenza alla diminuzione in atto dal 2008: circa 53 mila nozze in meno negli ultimi 5 anni (pari a oltre un quinto delle celebrazioni del 2008). E’ quanto emerge dai dati Istat pubblicati nei giorni scorsi. A diminuire sono soprattutto le prime nozze tra sposi di cittadinanza italiana: 145.571 celebrazioni nel 2013, oltre 40 mila in meno negli ultimi cinque anni. Questa differenza spiega da sola il 77% della diminuzione osservata per il totale dei matrimoni nel 2008-2013.

E i matrimoni misti? I matrimoni in cui almeno uno dei due sposi è di cittadinanza straniera, dopo il recupero del 2012, scendono di nuovo tornando al livello di circa 26 mila (pari al 13,4% delle nozze celebrate nel 2013). La diminuzione si deve sopratutto alle nozze tra stranieri. I matrimoni misti, cioè quelli in cui un coniuge è italiano e l’altro straniero, ammontano a 18.273 nel 2013. La tipologia prevalente è quella in cui è la sposa ad essere di cittadinanza straniera: 14.383 nozze (il 78% di tutti i matrimoni misti). Una sposa straniera su due è cittadina di un paese dell’Est Europa (Ue e non-Ue). Più nel merito come apprare dalla cartina interattiva gli italiani “preferiscono” sposare le donne rumene e a seguire chi proviene da Ucraina, Brasile e Russia. Le italiane invece puntano a mettere l’anello al dito marocchini, albanesi e algerini. Infine, diminuiscono anche i matrimoni successivi al primo, scendendo da 34.137 del 2008 a 30.691 del 2013, ma il ritmo della flessione è più contenuto di quello delle prime nozze. Pertanto, la loro quota sul totale continua ad aumentare, dal 13,8% del 2008 al 15,8% del 2013