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Manifattura tessile: dal Piemonte in arrivo l’etichetta su etica e sicurezza

Dalla pecora al cappotto, tutto tracciato e certificato: senza l’impiego di sostanze nocive e senza “dumping etico”. Il futuro del tessile-abbigliamento italiano, per sparigliare le carte della competitività e conquistare nuovi consumatori attenti all’aspetto etico e sostenibile delle industrie, potrebbe essere questo: un’etichetta di eticità e di impiego di prodotti non nocivi per la salute in tutte le lavorazioni.

Questa l’iniziativa partita da Unionfiliere e Tessile e salute a Biella in attesa che l’Italia riesca a introdurre a livello internazionale il “Made in”, definito un «un passaggio dal quale non si può prescindere per poter competere» dal presidente di Sistema moda italiana, Claudio Marenzi, che prevede di chiudere il 2014 con un fatturato in crescita del 3,6% e l’export ai livelli pre-crisi (+5,6%).

Tratto da Il Sole 24 Ore, domenica 05 ottobre 2014 p.13