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economia

Le raffinerie e l’indotto arrancano

La raffineria di Gela (Caltanissetta) è sui giornali perché l’Eni vuole ristrutturare gli impianti. La prospettiva è chiusura, temono i sindacati. Il presidente dell’Unione petrolifera, Alessandro Gilotti, ammoniva pochi giorni fa: non solo Gela, tutte le raffinerie italiane sono a rischio chiusura. Settemila persone senza lavoro, altrettante dell’indotto interno delle raffinerie, incalcolabile l’indotto delle forniture.

Tre i fenomeni che hanno modificato lo scenario italiano del petrolio negli ultimi anni: nuove tecnologie di estrazione, la crescita dei Paesi di nuova industrializzazione, il calo dei consumi italiani. L’Italia viene così a trovarsi svantaggiata nei confronti dei competitors europei ed extra europei: neanche le raffinerie di taglia internazioniale sono al riparo dalla crisi.

Tratto da Il Sole 24 Ore, mercoledì 30 luglio 2014 p.10