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politica

Il 95% dei bambini nati nel 2020, che oggi hanno 5 anni, dovrà affrontare nel corso della sua vita almeno un’ondata di caldo estrema

La generazione dei nati nel 2020 è la prima, a memoria storica, a rischiare di essere molto più esposta delle generazioni precedenti agli eventi meteorologici estremi causati dal cambiamento climatico, come ondate di calore e inondazioni.

a,c,e, Multi-model mean time series of cumulative heatwave exposure for people born in 1960 (a), 1990 (c) and 2020 (e) in 1.5 °C (blue line), 2.5 °C (gold line) and 3.5 °C (red line) pathways. b,d,f, Histograms for 1960 (b), 1990 (d) and 2020 (f) birth cohorts show the pre-industrial sample density of 40,000 bootstrapped lifetime exposures overlaid with final lifetime exposures from the time series of the birth cohort. Dashed lines show the 99.99th percentile of the pre-industrial sample distribution, that is, the threshold of unprecedented lifetime exposure (ULE) for this location, cohort and climate extreme. Counts of people (right of d,f) show the population of the birth cohort that has emerged beyond the 99.99th percentile of the pre-industrial sample distribution.

In particolare, il 95% dei bambini nati nel 2020, che oggi hanno 5 anni, dovrà affrontare nel corso della sua vita almeno un’ondata di caldo estrema: è lo scenario che si presenterà nel caso permangano le attuali politiche climatiche, secondo lo studio pubblicato sulla rivista Nature e guidato dalla Libera Università di Bruxelles (Vrije Universiteit Brussel, Vub).

Le ondate di calore sono solo uno dei tanti eventi climatici estremi che le nuove generazioni si troveranno a vivere con una frequenza senza precedenti: molto probabilmente si troveranno anche ad affrontare inondazioni, cicloni tropicali, incendi e siccità.

Ciò significa, sottolineano i ricercatori guidati da Luke Grant, che l’impatto del cambiamento climatico in atto peserà in maniera del tutto sproporzionata sui bambini di oggi.

Combinando i dati demografici con le proiezioni dei modelli climatici per ogni luogo sulla Terra, i ricercatori hanno calcolato la percentuale di ciascuna generazione nata tra il 1960 e il 2020 che verrà esposta a eventi estremi con una frequenza senza precedenti, vale a dire superiore a una possibilità su 10mila. I risultati indicano che, tanto più si è giovani, quanto più è probabile che si assisterà a particolari eventi climatici.

Con le attuali politiche climatiche, quasi tutti i nati nel 2020 vivranno ondate di calore estreme, ma anche se si riuscisse a limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali, le ondate di caldo colpiranno il 52% dei bambini di oggi, più della metà, contro il 16% dei nati nel 1960.

Ad esempio, se si riuscisse a mantenere l’aumento di temperatura entro 1,5 gradi, il 50,6% dei bambini che oggi hanno tra i 5 e i 18 anni saranno colpiti da ondate di caldo, il 7,8% da inondazioni, il 7% da incendi boschivi, il 6% da cicloni tropicali e il 5,3% da siccità. “Con le emissioni globali in continuo aumento e il pianeta a soli 0,2 gradi dalla soglia di 1,5 gradi in più”, osserva Wim Thiery, co-autore dello studio.

Per approfondire. 

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