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economia

La corsa dei mutui: vince il Nord. La classifica


Tre elementi hanno caratterizzato il mercato immobiliare italiano nei primi nove mesi del 2016: le domande delle famiglie hanno visto una crescita dell’11,6% (rispetto allo stesso periodo del 2015), il valore medio dell’importo ha messo a segno un +2%, mentre invece le operazioni di surroga hanno segnato un calo di almeno 10-15 punti percentuali.
A livello geografico, il Nord si rivela particolarmente dinamico. In molte province settentrionali si registra infatti un deciso balzo degli importi con incrementi a due cifre. Se a Bolzano si sfiorano in media i 168mila euro (+28% rispetto al 2015) contro i quasi 123mila euro della media nazionale, Asti è il capoluogo che con un +48% mette a segno la maggiore variazione nel periodo. Crescita sprint anche per Cuneo (+32%), Aosta (+26,5%) e Ferrara (+20,8%). Nel resto del Paese sono sopra i 20 punti percentuali anche Arezzo (+20,4%), Siracusa (+20,3%), Sassari (+23,4%), Trapani (+22,1%) ed Enna – la migliore al Sud con +29,5%.
Si contano invece sulle dita di una mano le città in negativo: la classifica è chiusa da Rieti (-6,7%), che fa peggio di Lecco (-4%), Taranto (-2,3%), Pesaro (-1,7%) e Avellino (-0,4%).
Sul fronte dei mutui, aumentano le richieste di prestiti di importo più basso e secondo Crif, difficilmente nel prossimo futuro si tornerà ai livelli pre-crisi. La maggior parte delle domande (29,3%) si concentra su un importo medio tra i 100 e i 150mila euro. La domanda proviene soprattutto dagli under 44, il cui peso è intorno al 66%. Piccole ma significative anche le quote dei giovanissimi (2%) e degli over 65 (il 3,1% dei richiedenti).
Cala contemporaneamente il numero delle surroghe, operazione che sembra perdere appeal ed è passata a rappresentare (nei primi nove mesi del 2016), il 41% dei mutui, mentre nello stesso periodo del 2015 era superiore al 56%.

Articolo pubblicato a pagina 7 del Sole 24 Ore del 10 ottobre