Adobe a inizio aprile ha annunciato l’integrazione di nuove funzioni agentiche nelle sue suite di produttività, ribadendo un approccio chiaro e ambizioso: “Per noi di Adobe, il miglior utilizzo dell’intelligenza artificiale è dare alle persone più controllo e liberarle, per dedicare più tempo al lavoro che amano – che si tratti di creatività, analisi o collaborazione”. Quella dell’inventore di Photoshop, il software di grafica più popolare, non è un fulmine a ciel sereno. Ma il segnale di un progressivo avvicinamento.
Il percorso è iniziato nel 2023 con il lancio di Firefly, la piattaforma di AI generativa integrata anche in Premiere Pro. Grazie a Firefly, ad esempio, è possibile generare brevi clip video partendo da semplici comandi testuali, oppure – nel caso di immagini – rimuovere, sostituire o estendere elementi, cambiare lo stile visivo, e molto altro.
Poi è arrivato anche l’annuncio della versione 25.2 di Premiere Pro, che introduce nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, pensate per semplificare e velocizzare i flussi di lavoro in fase di montaggio.
E ora, con l’arrivo imminente degli agenti AI, Adobe punta a un nuovo salto evolutivo: costruire un sistema proattivo, capace di apprendere dal feedback dell’utente, adattarsi ai cambiamenti e contribuire con suggerimenti e azioni per velocizzare la distribuzione dei progetti.
“Un agente”, si legge nella nota stampa, “che non solo risponde, ma collabora. Che affianca i creativi e li aiuta a liberare tempo, concentrazione ed energie”. Qui trovate il dettaglio degli annunci nell’articolo di Marco Trabucchi.
La nostra prova con Adobe Firefly per creare video con l’Ai
Adobe Photoshop: come funziona Live-Co-Editing? #DatavizAndTools
Come funziona Firefly Video Model di Adobe? #DatavizAndTools
Da Adobe domande e riassunti con l’Ai gen su documenti Pdf
Come funziona Lumiere l’Ai di Google che genera video dal testo #DatavizAndTools
Nasce Sora il modello text-to-video di OpenAi. Ecco come funziona