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economia

Quali sono le nazioni che hanno più aumentato gli investimenti nelle armi? Il caso Italia

Nel corso del 2023 la spesa militare mondiale si è attestata sui 2.443 miliardi di dollari, con un incremento annuo del 6,8%, il più alto dal 2009 ad oggi. A certificarlo è l’edizione 2023 del report “Trends in World military expenditure” dello Stockholm International Peace Research Institute (Sipri). Il documento prende in considerazione i primi 40 paesi al mondo per spesa militare in valori assoluti, tra i quali ci sono 17 dei 26 paesi che fanno parte della Nato.

Il grafico che apre questo pezzo mostra appunto la variazione in termini percentuali tra il 2022 ed il 2023. La nazione che ha maggiormente aumentato il proprio investimento in difesa è l’Algeria, con un aumento del 76% che l’ha portata ad investire 18,3 miliardi di dollari. Segue la Polonia che, anche a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, ha fatto crescere la propria spesa del 75%, arrivando a raggiungere i 31,6 miliardi di dollari.

Terza piazza per la Finlandia, che in funzione anti russa proprio nel 2023 è diventata membro dell’Alleanza atlantica. E che nello stesso anno ha fatto crescere le proprie spese militari del 54%, arrivando a 7,3 miliardi di dollari. C’è poi l’Ucraina, che lo scorso anno ha destinato alla difesa 64 miliardi di dollari, con un aumento del 51% rispetto all’anno che ha visto i carri armati russi entrare nel proprio territorio. Se confrontare con il 2014, le spese militari di Kiev sono cresciute del 1.272%. L’invasore russo, lo scorso anno, ha speso 109 miliardi di euro, con un aumento del 24% rispetto al precedente.

E l’Italia? Lo scorso anno il nostro paese è stato, nell’ambito dei 40 maggiori investitori in difesa mondiali, tra quelli che hanno ridotto la spesa. I 35,5 miliardi di dollari destinati a questo comparto hanno infatti rappresentato una riduzione del 5,9% rispetto al 2022.

Se si guarda alla spesa complessiva, gli Stati Uniti sono di gran lunga il paese che ha destinato la somma maggiore al capitolo della difesa. Con 916 miliardi di euro, rappresentano da soli il 40,8% dell’intera spesa militare mondiale. Segue la Cina con 296 miliardi di dollari, somma pari a circa un terzo di quella americana. L’Italia, rappresentata in rosso nel grafico precedente, è stata nel 2023 la 12sima nazione al mondo per spese militari.

Soprattutto, l’Italia è tra quei paesi membri della Nato, almeno tra quelli censiti dal report Sipri, che non hanno rispettato l’indicazione dell’Alleanza atlantica di destinare una somma pari ad almeno il 2% del Pil alle spese militari. Il record spetta alla Polonia, che lo scorso anno ha assegnato alla difesa una somma pari al 3,8% del prodotto interno lordo, seguita dagli Stati Uniti (3,4%) e dalla Grecia (3,2%). Come Norvegia e Romania, invece, lo scorso anno l’Italia ha speso una somma pari all’1,6% del Pil.