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politica

Elezioni europee, quanti sono i giovani che potranno (vorranno) votare?

Dei 358 milioni di europei che, tra il 6 e il 9 giugno prossimi, saranno chiamati alle urne per rinnovare il parlamento di Bruxelles, almeno 20,9 milioni sono i giovani che per la prima volta potranno esprimere la propria preferenza rispetto alla composizione dell’europarlamento. Almeno 20,9 milioni nel senso che nel database di Eurostat mancano i dati relativi agli elettori esordienti di Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi e Polonia. Si tratta, per dirlo in maniera più chiara, di ragazzi e ragazze che hanno compiuto 18 anni dopo il 26 maggio 2019, data delle ultime consultazioni europee.

Per l’Italia si tratta di 2,7 milioni di ragazzi e ragazze diventati maggiorenni nell’ultimo quinquennio. È il terzo valore più alto a livello europeo, il che non stupisce essendo l’Italia il terzo paese più popoloso dell’Unione europa dopo Germania e Francia. Più interessante, invece, capire quanti siano gli elettori esordienti rispetto al totale degli aventi diritto al voto.

È il Belgio la nazione in cui i neoelettori europei rappresentano la quota più elevata, visto che sono il 9,7% del totale. All’estremo opposto c’è la Grecia, dove i giovani al primo voto europeo saranno il 4,7% del totale degli aventi diritto. In Italia la percentuale si attesta al 5,9%, valore inferiore alla media europea (calcolata escludendo i quattro paesi per i quali mancano i dati) pari al 6,8%.