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economia

Tossicodipendenze, chi entra nei Ser.D? I numeri del mercato italiano delle droghe

Il Ministero della Salute ha pubblicato il Rapporto sulle tossicodipendenze con i dati relativi al 2022: oltre 8.000 persone in Pronto Soccorso per abuso di droghe con o senza dipendenza, avvelenamento da analgesici, antipiretici e antireumatici, Psicosi indotte da droghe, fra cui 782 minorenni e altri 1.160 ragazzi con meno di 25 anni. Il 12,4% del totale degli accessi in Pronto Soccorso per problemi correlati all’uso di droghe esita in ricovero, di cui il 34,2% sono accolti nel reparto di psichiatria. Inoltre il 72,2% dei ricoveri registrano una diagnosi di Psicosi indotte da droghe.

Nel complesso nel 2022 sono stati 129.259 soggetti dipendenti da sostanze seguiti dai 573 Servizi pubblici per le Dipendenze (Ser.D) sul territorio (su un totale di 242.373 contatti). Fra questi il 13% (17.497 persone) sono nuovi utenti. Principalmente chi ricorre ai servizi lo fa per abuso di eroina e cocaina. Le nuove droghe sono al momento meno presenti fra chi chiede aiuto.
I maschi hanno problemi conclamati di droga sei volte tanto rispetto alle femmine.
Circa l’86% dei pazienti totali sono di genere maschile, con un rapporto di 1 femmina ogni 6 maschi), anche fra i nuovi utenti.

129 mila persone in carico ai Ser.D, 6 maschi per 1 femmina

Su 129 mila persone, solo 2 mila sono senza fissa dimora e altre 2 mila vivono con persone con cui non hanno alcun legame di parentela, anche se in realtà per un terzo delle persone accolte non è stata registrata questa informazione, purtroppo. Per la restante parte si tratta di persone con abitazione, che in prevalenza non vivono sole. Solo 14 mila persone entrate in contatto con i servizi per la tossicodipendenza nel 2022 viveva solo, 35 mila di loro vivono con i propri genitori, 25 mila persone con partner e/o figli.
In riferimento alla condizione abitativa (con chi vivono) la maggior parte degli utenti maschi vive con la famiglia di origine (27,8%) mentre le femmine abitano soprattutto con il proprio partner e i figli (28,7%). La quota di coloro che vivono da soli è relativamente bassa (circa 11%). Coloro che hanno figli vivono con loro in circa il 45,9% dei casi.
Ad abusare di droga tanto da essere intercettati dai servizi oggi sono per la maggior parte persone al massimo con un diploma, o comunque con la licenza media (91 mila persone sulle 104 mila per le quali è nota l’informazione). Sono 3.000 i pazienti laureati e 8.000 quelli con la licenza elementare.

Dal punto di vista della condizione occupazionale, su 104 mila persone per le quali è nota l’informazione, 37 mila sono disoccupati, 12 mila non hanno un lavoro stabile, 44 mila sì, 8 mila sono studenti e 3 mila sono pensionati o casalinghe.
Si tratta solo in piccola parte di persone con almeno una patologia psichiatrica conclamata (per esempio psicosi o schizofrenia): 9.470 assistiti hanno una diagnosi di questo tipo, pari al 7,3% degli assistiti in trattamento presso i Ser.D.
Il 58,4% è tuttavia affetto da disturbi della personalità e del comportamento, il 13,9% da sindromi nevrotiche e somatoformi, il 12,6% da schizofrenia e altre psicosi funzionali, il 2,7% da depressione e l’1,8% da mania e disturbi affettivi bipolari.

Problemi di cocaina in crescita

La maggior parte delle persone – 6 su 10 – è stata presa in carico perché abusava di oppiacei in primis di eroina, anche se nel tempo è aumentata la proporzione di persone che richiedono un trattamento per uso di cocaina. Tra nuovi utenti la cocaina risulta sostanza primaria d’abuso nel 38,5% dei casi, mentre per gli utenti già noti tale dato è pari al 22,4% (24,5% nei pazienti totali). Faceva uso di eroina il 34% dei nuovi utenti presi in carico. Solo poco più di un terzo di queste persone “si faceva in vena”. Tra i nuovi utenti l’uso per via iniettiva è dichiarato dal 37,7% degli eroinomani e dall’1,4% dei cocainomani, mentre tra gli utenti già noti ai servizi tale modalità di assunzione interessa il 45,7% degli eroinomani ed il 3,4% dei cocainomani.

Pochi test per l’HIV

E l’HIV? Si sa poco. Se si considerano coloro che hanno usato la sostanza per via iniettiva almeno una volta nella vita, risulta che oltre il 50% non è stato mai testato per l’HIV; la stessa percentuale nei non iniettivi è pari al 62,8%. Solo il 33,7% degli utenti totali che hanno assunto la sostanza per via iniettiva almeno una volta nella vita è stato testato per l’HCV (appena il 19% fra i nuovi utenti) per un totale di 2.082 positivi corrispondenti all’1,6% del totale dei trattati.

Per la cannabis negli anni più recenti i nuovi utenti presi in carico sono sempre meno. L’accesso ai servizi per uso primario di cannabis riguarda invece il 24,8% dei nuovi utenti e il 9,1% dei pazienti già in carico ai servizi dagli anni precedenti (l’11,2% dei pazienti totali).
Analizzando gli andamenti temporali (anni 2014-2022) delle età medie al trattamento in corso degli utenti per le principali sostanze d’uso primario si nota un generale aumento, più evidente per i maschi.
i pazienti già conosciuti richiedono il trattamento prevalentemente in modo autonomo o attraverso familiari e amici (67,6% dei casi) mentre i nuovi utenti giungono in maniera differenziata: il 45,7% per accesso diretto o su richiesta dei familiari/amici, il 7,4% per invio dell’autorità giudiziaria, per invio da altri servizi per le dipendenze (8,6%) o da altri servizi sanitari (9,1%).

I numeri del mercato della droga

Quello della droga è un mercato in forte espansione. 41 nuove sostanze stupefacenti, di diverso tipo, sono state immesse sul mercato e segnalate dal sistema di allarme rapido dell’Unione Europea solo nel 2022. Più di tre nuove ogni mese, per un totale di 930 tipi diversi di sostanze stupefacenti vendute senza che se ne conoscano – cioè tramite studi scientifici seri, simili a quelli condotti per vendere un nuovo farmaco – gli effetti collaterali. Sostanze che spesso vengono assunte in concomitanza con altre farmaci, saltuariamente o all’interno di terapie mediche in corso per curare o tenere sotto controllo le più svariate condizioni. Sono i dati della nuova relazione europea sulla droga 2023, che mostra una varietà enorme di sostanze stupefacenti nel mercato europeo
Stiamo parlando di 8,5 tonnellate di nuove sostanze psicoattive sequestrate in Europa solo nel 2021. Fra questi ci sono 24 nuovi cannabinoidi (per lo più sintetici), che con quelli noti fanno 245 cannabinoidi presenti nel mercato della droga europeo. Dal 2009 a oggi si contano anche 74 nuovi oppioidi, con una nuova sostanza notificata nel 2022, 6 nel 2021 e 10 nel 2020.
Durante il corso del 2021 in tutta Europa sono state segnalate 400 sostanze diverse, fra vecchie e nuove.

 

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