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cronaca

Nel settore high tech europeo solo un addetto su tre è donna

Dei 9,8 milioni di addetti del settore high tech nei paesi dell’Unione Europea, 3,2 sono donne. In percentuale, si tratta del 32,78%, in parole più semplici una su tre. Il dato, aggiornato al 2022, arriva da Eurostat. Un dato che vede le Marche sul podio europeo delle regioni europee con la più alta percentuale di donne attive nel settore della tecnologia.

Lo si può vedere sulla mappa che apre questo pezzo, dove sono rappresentati i dati a livello Nuts2, la codificazione europea che indica quelle che in Italia si chiamano regioni. Quelle tendenti al grigio hanno un valore superiore alla media, quelle che virano al rosso invece sono sotto media. Le aree in color mandorla sono invece quelle per le quali non ci sono dati a disposizione. Il filtro nella parte bassa (in alto a sinistra per chi leggesse da desk) consente di isolare una singola nazione.

L’unica realtà in cui le donne impiegate nel settore high tech superano i colleghi uomini è il Nyugat-Dunántúl, ovvero la regione ungherese del Transdanubio Occidentale, dove la presenza femminile è del 50,2%. Subito dopo ci sono le Marche, dove le addette nelle aziende tecnologiche rappresentano il 48,6% del totale. Terza piazza, sempre in terra ungherese, per il Észak-Magyarország, l’Ungheria Settentrionale, dove la percentuale di donne è del 48,1%.

All’estremo opposto ecco la Kentriki Makedonia, la regione greca della Macedonia centrale, con il 17,5%, la Syddanmark, ovvero Danimarca Meridionale, con il 17,9% e la Cantabria spagnola con il 20,3%. Scorrendo dal basso la classifica, poco sopra queste regioni si incontrano Sicilia (21,8%), Sardegna (21,9%) e Abruzzo (22,2%). Come a dire che la strada verso la parità, in questo come in altri settori, è ancora molto lunga.