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economia

In Europa il 20,1% dei giovani è a rischio povertà, contro il 16,8% della popolazione generale

Il tasso di grave deprivazione materiale e sociale è un indicatore statistico che misura la percentuale della popolazione che, ad esempio, non può permettersi una connessione Internet, due paia di scarpe, di sostituire i vestiti vecchi, di cenare fuori una volta al mese. Eurostat ha aggiornato al 2021 il dato della popolazione tra i 15 ed i 29 anni che si trova in questa situazione. A livello continentale questa percentuale si attesta al 6,1% ma, come mostra la mappa che apre questo pezzo, la situazione varia di molto tra i diversi paesi dell’Unione.

Il valore più alto lo si registra in Romania, dove arriva addirittura al 23,1%. Il che significa che un giovane su quattro, tra i 15 ed i 29 anni, vive le situazioni elencate poco sopra. Il dato migliore in Estonia, dove non si va oltre lo 0,6%. L’Italia si situa poco al di sotto della media europea, con un tasso di giovani in stato di grave deprivazione materiale e sociale pari al 5,6%. Ma come si rapporta questa condizione di povertà della fascia più giovane della popolazione rispetto a quella generale?

Per rispondere a questa domanda, sempre Eurostat ha reso disponibili i dati, anche in questo caso aggiornati al 2021, relativi alla percentuale di popolazione a rischio di povertà. Distinguendo appunto il valore relativo alla fascia 15-29 e quello riferito alla popolazione generale. InfoData ha rappresentato la differenza in questo grafico:

Ogni bolla fa riferimento ad una nazione, le dimensioni fanno riferimento alla differenza tra i due valori. In verde sono rappresentati quei paesi in cui è più alta la percentuale di giovani a rischio povertà, in arancione quelli in cui il valore è più elevato per la popolazione generale. A livello europeo, il 20,1% dei giovani è a rischio povertà, contro il 16,8% della popolazione generale.

La differenza maggiore la si registra in Danimarca, dove la percentuale di under 29 a rischio povertà è doppia rispetto a quella della popolazione generale. In Lettonia, invece, è a rischio povertà il 23,4% della popolazione di ogni fascia di età, contro il 17% di quella di età compresa tra i 15 e i 29 anni. In Italia ci sono 3,5 punti percentuali di differenza: sufficienti per dire che un italiano su cinque è a rischio povertà, quota che sale a uno su quattro se si considera solo la fascia 15-29.