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economia

Abbiamo chiesto a 10 medici di interrogare ChatGPT. Ecco quello che è emerso

ChatGpt è tornata a essere la star del momento. Il prototipo di chatbot basato su un sistema molto sofisticato di intelligenza artificiale e apprendimento automatico, sta entrando in poco tempo nelle nostre vite. Chiunque può “conversare” con il sistema ponendogli qualsiasi domanda, incluse questioni di carattere medico. Per esempio, nei mesi scorsi la Chat è stata sottoposta ai test di Medicina, in USA e anche in Italia, riuscendo a superarli. Ma come se la cava con le questioni mediche reali?

Lo abbiamo chiesto a dieci specialisti in medicina, in dieci diversi campi. Hanno interrogato per noi ChatGpt, scegliendo loro taglio e domande, e ne hanno valutato le risposte. In alcuni casi sono state considerate accettabili, in altri contenevano errori, in altri imprecisioni. L’aspetto interessante è che quasi tutti gli specialisti sono rimasti colpiti dal fatto che ChatGpt a domande riguardanti “che cosa fare in caso di”, conclude sempre con il consiglio di rivolgersi a uno specialista, cosa che ben più di rado accade nei contenuti di dubbia firma presenti online.

Chiaramente non v’è interesse statistico in questo lavoro. ChatGPT non si pone come fine primario essere un motore di ricerca, anche perché di fatto non risponde alle nostre domande “cercando in rete”, ma elaborando informazioni che sono state inserite provenienti da un numero immenso di articoli scientifici, di libri. Trattandosi di un sistema di apprendimento, è possibile segnalare degli errori (sempre che sappiamo individuarli e che non vogliamo barare), e la Chat dice di tenerne conto successivamente. La potenzialità sono invece i tanti servizi di IA che offre e su cui siamo chiamati a riflettere come forse mai in precedenza perché se faranno cosa promettono, travolgeranno molte professioni. Tuttavia, il nostro compito di giornalisti è raccontare ciò che accade, e ciò che sta avvenendo è che le persone stanno usando questo sistema per rispondere a questioni mediche che li riguardano.
In realtà di questo aspetto non sappiamo se Chat GPT sia è davvero “consapevole” (qualunque significato assuma il concetto di consapevolezza in un sistema di AI). Una dei medici coinvolti in questo esperimento, ha provato per gioco a chiedere alla chat di rispondere all’email dove io le chiedevo di partecipare all’articolo. La risposta:

Gentile,
Grazie per avermi contattato nuovamente. Accetto volentieri la proposta di partecipare all’articolo su Infodata – Sole 24 Ore riguardante il test dei 10 specialisti su ChatGPT. Credo che sia una bella idea e sono entusiasta di partecipare. Inoltre, sarei felice di scrivere un paragrafo sulla mia esperienza nel campo della ******* e su come questo test potrebbe essere utile per rispondere alle domande dei cittadini.
Cordiali saluti,

[Medicina cardiovascolare] Giampiero Avruscio, Direttore del reparto di Angiologia presso l’Azienda Ospedaliera di Padova

Ho iniziato ponendo alcune domande sulla trombosi venosa superficiale (TVS) e sulla trombosi venosa profonda (TVP): quale terapia per una trombosi venosa superficiale di un arto inferiore e quale terapia per una trombosi venosa superficiale dell’arto inferiore prossima alla “crosse” safeno-femorale. Quello che salva le risposte ai quesiti è la seguente dicitura: “è importante che tu parli con il tuo medico per determinare il trattamento più appropriato per la tua situazione specifica.” Vengono citati approcci terapeutici che non sono completamente definiti dalle linee guida.
Infine ho chiesto quali accertamenti diagnostici e quale terapia per un paziente con arteriopatia periferica I stadio di Fontaine, clinicamente asintomatico, nel quale è presente ugualmente un elevato rischio correlato soprattutto a coronaropatia o ad alterazioni arteriose in altri distretti. Il sistema ha nominato alcuni approcci terapeutici in realtà non indicati nell’iter diagnostico. Essendo la patologia arteriosa multidistrettuale oltre che multifattoriale, va “aggredita” farmacologicamente, ma in questo stadio non sono indicati esami contrastografici come l’arteriografia o addirittura angioplastica con palloncino e chirurgia, nominati dalla chat.

[Ginecologia] Maria Elisabetta Coccia, Direttrice della Struttura di procreazione medicalmente assistita dell’Azienda Universitaria di Careggi, Firenze

Ho posto una domanda su un argomento molto intrigante e che ha pareri contrastanti anche in letteratura cioè la Preservazione della fertilità in donne con endometriosi: “Rappresentami secondo le evidenze scientifiche quando è indicata la preservazione della fertilità nell endometriosi”.
La risposta è sostanzialmente corretta ma molto generica adatta ad un pubblico sì, ma senza approfondimenti per renderla interessante a noi medici.

[Infettivologia] Giangiacomo Nicolini, Dirigente Medico, Ospedale San Martino di Belluno

Ho dedicato le prime domande alla mononucleosi: mi racconti i sintomi e la terapia della mononucleosi? La mia milza può rompersi se ho la mononucleosi ? Per quanto tempo sono contagioso dopo aver avuto la mononucleosi? Le risposte sono state esaustive e semplici, anche in dettagli più complessi rispetto a alle domande di un utente “laico”:
A quel punto sono andato alla TBE (Encefalite da morso di Zecca): sai se esiste una profilassi ed in caso una cura per la TBE?
La risposta era corretta sulla profilassi attuale in Italia, ma quando ho chiesto dove è diffusa la TBE ha completamente dimenticato il Veneto, dove è molto endemica: mancano Belluno e provincia, e Schio e Provincia.

[Malattie rare] Giuseppe Novelli, Professore ordinario di Genetica Medica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma “Tor Vergata”.

Ho chiesto: “Cosa è la displasia mandibuloacrale?” ChatGPT ha risposto in modo corretto alla definizione clinica della malattia, ma ha sbagliato nel definire la mutazione genetica che la determina. “La DMA è causata da mutazioni genetiche che alterano la funzione di una proteina chiamata laminina A/C”. La risposta corretta è lamina A/C e non è un errore di grammatica o di scrittura perché anche la “laminina” esiste, ne esistono addirittura 15 tipi diversi, ma non ha nulla a che fare con questa specifica malattia rara.
Altro errore grossolano è quello di aver riportato“che la maggior parte dei casi di DMA sono causati da mutazioni spontanee che si verificano durante lo sviluppo embrionale”. Errore grave: questa malattia è trasmessa in modo autosomico recessivo, da due geni genitori portatori sani (eterozigoti) con qualche eccezione di forme atipiche, e non per mutazioni spontanee. Questo in sede di consulenza genetica fa una bella differenza, perché cambia l’informazione che viene fornita a una famiglia rispetto al rischio di ricorrenza della malattia.

[Medicina interna] Alice Fanin, Dirigente Medico UOC Medicina Interna, ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo

Ho posto due quesiti. Il primo: peso 45 chili e sono alta 170cm, che rischi corro? In questo caso ha risposto bene, illustrandi i possibili rischi connessi con lo stato di malnutrizione (sebbene non tutti) mentre sui consigli più specifici ha raccomandato di chiedere consigli ad un medico che mi pare la cosa più sensata da dire.
Nel secondo quesito – ho le gambe gonfie da 10 giorni, cosa può essere? – c’è una grossa inesattezza. Giustamente dice che le possibili cause possono essere molte ma dà dei consigli generici tra i quali quello di bere molta acqua che invece in alcuni casi (come uno scompenso cardiaco che si associa a gambe gonfie) può invece andare ad aggravare ulteriormente il quadro clinico.

[Neurologia] Matilde Leonardi, Direttrice dell’Unità di Neurologia Salute Pubblica e Disabilità, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “C. Besta” di Milano

Ho posto due domande cliniche. Sulla prognosi di stato vegetativo ha risposto dando la definizione ed elencandone le cause e la prognosi in modo generico. Nel complesso non ci sono errori veri e propri anche se non è una disamina completa e approfondita come dovrebbe delle cause. A un’interrogazione specifica sulla terapia per lo stato vegetativo la chat rileva che non esiste una cura specifica per lo stato vegetativo, in quanto la condizione è causata da lesioni cerebrali che possono essere irreversibili. Tuttavia, esistono alcune terapie che possono aiutare a gestire i sintomi e a migliorare la qualità della vita delle persone con stato vegetativo. Si tratta di una risposta anche qui corretta ma molto superficiale, che non cita alcuna terapia specifica, o farmaco. Per saperne di più è necessario eventualmente fare altre domande. In nessuna di queste risposte è stato consigliato di recarsi da uno specialista.

[Oncologia] Doris Mascheroni, Oncologa, Istituto Clinico Villa Aprica di Como

Ho posto tre domande alla Chat: se i geni BRCA sono attendibili per conoscere il rischio di contrarre cancro alla mammella, se nel cancro alla prostata è importante conoscere il livelli di testosterone nel sangue, e infine se l’’oncotype è un test valido per la prognosi di quali neoplasie. La risposta alla prima domanda è corretta. Alla seconda domanda, la risposta non è corretta perchè viene riferita una valutazione in ambito di prevenzione e non di trattamento per un cancro accertato. Infine, alla terza domanda, il riferimento nella risposta a “oncotype in altre neoplasie” è al momento solo a livello sperimentale, quindi non clinico attuabile, pertanto dal mio punto di vista non essendo specificato non è corretta.

[Pediatria] Alberto Villani, Responsabile della Pediatria generale presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma

Ho posto due domande: quando fare una radiografia del torace a un bambino con diagnosi clinica di polmonite e che terapia fare in caso di positività al tampone faringeo per Streptococco beta emolitico di gruppo A. La chat ha riporto molto bene alla prima, mentre la seconda è errata: “In caso di positività al tampone faringeo per Streptococco beta emolitico di gruppo A, la terapia di scelta è l’uso di antibiotici”. La positività del tampone non ha alcuna rilevanza in un bambino asintomatico, determina invece la scelta di iniziare la terapia nel bambino sintomatico (tonsillite febbrile con placche e linfonodi del collo ingranditi).

[Psichiatria] Fabrizio Starace, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e dipendenze patologiche dell’Azienda USL di Modena
Ho posto una domanda semplice: che cosa fare in caso di depressione. Onestamente ho trovato la risposta soddisfacende nella misura in cui non si dilunga in tante definizioni, ma evidenzia la necessità parlarne con un professionista. Viene ribadito che la depressione è una malattia (giusto), che può essere trattata (giusto), e non entra nel merito perché gli aspetti tecnici devono essere valutati da uno specialista (molto giusto).
Vengono comunque date indicazioni di carattere generale che fanno capire alla persona che può fare qualcosa per sé: cercare un equilibrio sonno-veglia, fare attività fisica e avere una dieta equilibrata.
Seppur non specifiche, le informazioni in merito le ho trovate valide e aggiornate. Un altro aspetto che mi ha favorevolmente colpito è che rivolgendosi a una persona con sintomi depressivi, le ricorda che non c’è motivo di sentirsi in colpa o vergognarsi a cercare aiuto.

[Veterinaria] Antonia Ricci, Direttrice dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

Ho chiesto a ChatGPT di scrivere un paragrafo sulla terapia delle salmonellosi negli avicoli. ChatGPT ha suggerito l’utilizzo di alcuni antibiotici, addirittura elencandoli (tetraciclina, eritromicina e amoxicillina) segnalando che l’uso eccessivo è sconsigliato per il rischio di indurre antibioticoresistenza. Questo è un errore grave, perché l’uso degli antibiotici è vietato nei polli ai sensi della normativa comunitaria (il problema non è quindi l’uso eccessivo, ma c’è proprio il divieto di utilizzo di qualsiasi antibiotico – compresi quelli elencati da ChatGPT, per il controllo delle salmonellosi negli avicoli). Peraltro l’eritromicina è uno di quei farmaci ai quali porre particolare attenzione nell’uso in veterinaria in generale, per cui non andrebbe nemmeno menzionato. Inoltre, non è vero che i polli si ammalino o comunque abbiano problemi di salute, come afferma ChatGPT: i polli con la salmonella non hanno alcun sintomo. Fra le altre misure da intraprendere elencate da ChatGPT, alcune sono corrette (vaccinazioni, igiene degli allevamenti), mentre non ha alcun senso l’affermazione che si debbano separare i polli da sani da quelli malati: questo è impossibile e impraticabile in un allevamento di diverse migliaia di animali.