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Giornata della Terra 2023, tutto quello che c’è da sapere in un grafico

Oggi si festeggia la Giornata mondiale della terra. Come hanno ricordato gli scienziati climatici delle Nazioni Unite l’ultimo rapporto Ipcc bisogna agire ora o mai più per contenere la febbre della Terra a +1,5 gradi rispetto al periodo preindustriale.
Eppure continuiamo a sostenere tecnologie che sono dannose per la crescita futura”, afferma la ong Earth day, riconosciuta dal segretario generale dell’Onu. I sussidi al settore fossile sono stimati in 11 milioni di dollari ogni minuto, nel mondo, per un totale di 5.900 miliardi di dollari in un anno.
    “Dobbiamo costruire una cittadinanza globale che padroneggi il concetto di cambiamento climatico e sia ispirata dall’educazione ambientale ad agire in difesa del pianeta“, è l’appello della presidente di Earthday, Kathleen Rogers.
Il programma per la 52esima edizione della Giornata della terra punta a mobilitare, come negli scorsi anni, un miliardo di persone in tutto il mondo. Le iniziative italiane erano tradizionalmente incentrate sul Villaggio per la Terra di Earth Day Italia e Movimento dei Focolari, inaugurato a sorpresa da Papa Francesco nel 2016, a villa Borghese, all’indomani dell’accordo sul clima di Parigi. Dal 2020, a causa dell’emergenza Covid, la manifestazione si è trasformata nella maratona multumediale, #OnePeopleOnePlanet.

Come ogni anno, anche questa volta, noi di Info Data abbiamo deciso di dare il nostro contributo orientato ai numeri per diffondere la sensibilizzazione verso una tematica che dovrebbe necessariamente stare a cuore a tutti.

Nel dettaglio, abbiamo pensato di riproporre un trend decisamente da tenere monitorato dato che riguarda come sta continuando a cambiare la temperatura de nostro pianeta registrata sulla superficie, basandoci sui dati forniti da climate.nasa.gov che riportano le osservazioni climatiche dal 1880 fino al 2022.

 

Nel grafico è illustrato lo scostamento registrato in ogni singolo anno rispetto al periodo preso come riferimento nel trentennio 1951-1980, espresso in gradi centigradi.

Come appare evidente sia dalle curve annuali (una con i valori puntuali e l’altra con un andamento più ammorbidito per minimizzare gli “sbalzi”) che da quelle su base decennale andando a prendere il valore medio delle singole annualità, la differenza rispetto al valore soglia ha visto un’evoluzione a senso unico sempre in crescita.

Partita con un -0,17°C nel 1880, toccando il minimo storico nel 1909 a quota -0,49°C, fatta eccezione per il periodo corrispondente alla Seconda Guerra Mondiale (caratterizzato da consumi spropositatamente più alti della norma proprio per via delle risorse dedicate ad armamenti e relativi processi produttivi), la curva ha poi visto un’ascesa mediamente costante arrivata a toccare la vetta di +1,02°C in due occasioni a distanza di quattro anni, l’ultima delle quali nel 2020.

Inutile dire che il dato è decisamente preoccupante ma quantomeno l’evidenza è sempre più sotto gli occhi di tutti e, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, negli ultimi due anni si sono registrati valori più bassi di quasi due decimi di grado rispetto agli ultimi due picchi, come il +0,89°C dello scorso anno ed il +0,85°C del 2021.

 

Oltre i numeri

Mettendo da parte le evidenze statistiche, ci sono comunque un sacco di aspetti riguardanti l’Earth Day che possono essere apprezzati anche senza dettagli numerici, a partire anche dal tema che ogni anno caratterizza l’evento e che per questa edizione recita “Invest in our planet” (“Investi nel nostro pianeta”).

L’invito a questa forma speciale di investimento è rivolto a tutti in modo che imprese, investitori e mercati si impegnino a perseguire la generazione di valore tramite innovazione e pratiche “green” e che, allo stesso tempo, i cittadini contribuiscano a loro volta, facendosi portavoce di piccoli cambiamenti nel quotidiano orientati alla sostenibilità come il risparmio energetico e la lotta allo spreco di cibo.

Non possono mancare inoltre numerose iniziative catalizzate proprio dalla giornata mondiale per la Terra che, in giro per il globo, provano a dare un segnale forte come ad esempio la missione di Google che ha deciso di lanciare la missione di salvataggio della barriera corallina grazie al supporto dell’intelligenza artificiale con il progetto “Calling in Our Corals”.

In pratica, grazie alla collaborazione con un gruppo di biologi marini, sono stati posizionati microfoni subacquei in varie barriere coralline che spaziano da Panama all’Australia così da registrare i suoni di quegli habitat; si andranno poi ad incoraggiare gli utenti che vorranno contribuire affinché ascoltino queste registrazioni così identificare i suoni prodotti dalle creature che popolano il mare in modo da poter addestrare l’intelligenza artificiale sul come sono composti gli ecosistemi scelti per questa iniziativa, al fine di monitorarne la salute e controllare fenomeni di pesca abusiva.

Anche in Italia non mancano idee al supporto della tutela dell’ambiente come ad esempio il “Villaggio per la Terra”, iniziativa nata da Earth Day Italia che si articolerà dal 21 al 25 aprile tra il Galoppatoio di Villa Borghese e la terrazza del Pincio (di Roma) e prevederà una serie di eventi che ruotano attorno a sport, spettacolo e cultura con particolare attenzione per i più piccoli grazie a diversi laboratori didattici a tema ambientale, rievocando lo stesso spirito con cui è nato in origine il concetto di Earth Day.

 

Per approfondire .

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