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politica

La democrazia è sempre più fragile (e sola)

Decine di migliaia di persone hanno invaso ieri le strade e le piazze delle principali città brasiliane per manifestare a favore della democrazia, in risposta all’assalto al Congresso da parte dei sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro. La democrazia ha resistito. Per ora. Come ha resistito negli Stati Uniti dopo la rivolta del Campidoglio. Un’analisi raccolta da Our World in Data evidenzia quanto possa essere fragile. La quota del mondo che vive in una democrazia elettorale o liberale ha raggiunto il massimo nel 2000, quando la cifra era del 54%. Come illustra l‘infografica di Statista, nel 2019 è inziato un deciso declino, passando dal 50% a solo 32.

La causa principale di questa diminuzione è stata l’India e il suo declassamento da parte di Freedom House a una “democrazia parzialmente libera” e ad una “autocrazia elettorale” da parte del V-Dem Institute dell’Università di Göteborg dopo la vittoria di Modi nelle elezioni del paese del 2019.

L’ascesa della democrazia è stata una delle più grandi conquiste umane collettive del secolo scors. Ma questa espansione ha già raggiunto il picco?

Come si misura la democrazia?

Misurare lo stato della democrazia nel mondo ci aiuta a capire fino a che punto le persone hanno diritti e libertà politici.

Su Our World On Data  trovate i  dati da otto fonti  principali per misurare la democrazia:

 

 

Gli indicatori generalmente concordano sulle grandi differenze nelle istituzioni politiche dei paesi: distinguono prontamente tra paesi altamente democratici, come il Cile e la Norvegia, e paesi altamente non democratici, come la Corea del Nord e l’Arabia Saudita. Ma non sempre sono d’accordo.

Per approfondire. 

Democracy Index: solo il 5,7% delle popolazione mondiale vive in democrazie “complete

Come si impara la matematica della democrazia? #ungraficoeunlibro

Una nazione su due è insoddisfatta della democrazia