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economia

Demografia d’impresa, perché nel 2020 l’Italia è stata tra le peggiori d’Europa?

Il tasso di turnover netto delle imprese italiane, nel 2020, si è attestato a -1,51. L’indicatore ottenuto sottraendo al tasso di natalità quello di mortalità pone il nostro paese tra i peggiori in Europa nell’anno della pandemia. Tassi di turnover più bassi li hanno registrati solo Bulgaria (-5,59), Lituania (-2,64), Germania (-2,31)  e Finlandia (-1,59). All’estremo opposto la Francia, che ha invece registrato un tasso di turnover netto pari a 7,48.

I dati arrivano da Eurostat e InfoData li ha rappresentati nella mappa che apre questo pezzo. I paesi in arancione sono quelli con un tasso di turnover negativo, quelli in blu rappresentano invece le nazioni che ne hanno registrato uno positivo. Il filtro nella parte bassa (in alto a sinistra per chi legge da desk) consente di filtrare rispetto al numero di dipendenti delle imprese. Va detto che il risultato negativo delle aziende italiane prescinde dal numero di addetti. Il risultato peggiore riguarda però in particolare le aziende individuali, che hanno visto un tasso di turnover pari a -2,11.

Una fotografia più approfondita, e peraltro anche più recente, è possibile scattarla grazie ai dati trimestrale di InfoCamere, appena aggiornati al terzo trimestre del 2022. Numeri che InfoData ha visualizzato su questa mappa:

In questo caso la situazione è migliore rispetto a quella vista a livello nazionale grazie ai dati Eurostat. Nel 2022 la natimortalità delle imprese, ovvero il saldo tra nati e morti come percentuale del totale delle imprese esistenti, è generalmente positivo. Il colore della mappa, dalla quale mancano le province di Barletta-Andria-Trani e del Sud Sardegna, è infatti generalmente azzurro, tinta che indica un indice di natimoralità positivo.

Anche in questo caso, sulla mappa è presente un filtro (nella parte bassa o in alto a sinistra per chi leggesse da desk) che consente di visualizzare l’andamento della demografia delle imprese italiane nel terzo trimestre dell’anno sulla base della loro forma giuridica. In generale, il tasso di natimortalità è positivo per le società di capitali, mentre le contrazioni si sono registrate tra le aziende individuali e le società di persone.