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Scuola, l’emergenza migranti raccontata con i videogiochi

 

Dall’inizio della crisi nel 2011, milioni di siriani sono stati costretti a fuggire dalle loro case. Oggi circa 6,8 milioni di siriani sono fuggiti all’estero come rifugiati e quasi altrettanti – 6,9 milioni – sono sfollati all’interno del Paese.

A 18 anni, di fronte al pericolo di essere arruolato nell’esercito, Abdullah Karam nato e cresciuto ad Hama, la quarta città più grande della Siria è fuggito dalla sua patria: un viaggio pericoloso e tortuoso in Turchia e poi attraverso un certo numero di paesi fino a raggiungere l’Austria nel cuore dell’Europa.  E’ diventato game designer  collaborando con lo sviluppatore Causa Creations e nel 2017 hanno pubblicato Path Out, un videogioco narrativo autobiografico che segue il vero viaggio di Abdullah Karam, un giovane siriano in fuga dalla guerra civile nel 2014. Abdullah stesso commenta il gioco attraverso video in stile YouTube.

Il 20 giugno l’Unhcr, l’agenzia dell’Onu per i Rifugiati ha supportato un’edizione per le scuole di Path Out per aiutare gli scolari in Austria e altrove a mettersi nei panni di un rifugiato, prendendo decisioni di vita o di morte lungo un pericoloso viaggio verso la libertà.

La nuova versione di Causa e UNHCR sviluppata per le scuole non richiede più di una lezione e aiuta gli alunni che potrebbero non incontrare mai veri rifugiati a imparare che Jack ha condotto una vita molto simile alla loro fino a quando il suo mondo è stato sconvolto e ha dovuto lasciarsi tutto alle spalle. È stato lanciato in tedesco e inglese per la Giornata mondiale del rifugiato; seguiranno altre versioni linguistiche.

 

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