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economia

Nel 2020 le famiglie europee hanno ridotto dell’8% i propri consumi

La media, a livello continentale, parla di un calo dell’8,1% registrato nell’anno dello scoppio della pandemia nei consumi dei nuclei famigliari che risiedono nei 27 paesi dell’Unione. A certificarlo è Eurostat, l’istituto europeo di statistica. Analizzando i dati della quale emerge come questa contrazione sia inversamente proporzionale alla latitudine.

Battute a parte, la mappa che apre questo pezzo mostra come la contrazione sia più significativa nei paesi dell’Europa meridionale. Ogni punto rappresenta una nazione, più è grande e più e scuro e maggiore è la riduzione dei consumi registrata nel corso del 2020. La bandierina permette di identificare lo stato cui fa riferimento ogni punto.

La situazione peggiore la si registra a Malta, dove le famiglie hanno ridotto del 22,2% le proprie spese. Seguono la Croazia, che ha visto una contrazione del 16,2%, e la Spagna, dove il taglio ai consumi è stato del 15,8% per ogni famiglia. Al capo opposto si trovano Danimarca (-2,4%), Slovacchia (-2,3%) e Norvegia (-2,2%). L’Italia è il settimo paese per contrazione dei consumi dei nuclei famigliari, che nel 2020 hanno visto una contrazione dell’11,7%.

Eurostat sottolinea come questa contrazione sia la più significativa mai registrata e la imputa, ma si tratta di una conclusione abbastanza scontata, alla pandemia. Più precisamente, alle misure di distanziamento sociale, alle restrizioni rispetto agli spostamenti e alla chiusura delle attività economiche ritenute non essenziali. Non spiega, invece, come mai la contrazione sia più significativa in Europa meridionale.