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economia

In Europa gli occupati continuano a lavorare di più. Più le donne degli uomini

Durante il secondo trimestre del 2021, gli occupati di età compresa tra 20 e 64 anni nell’Ue hanno lavorato complessivamente il 3,0% in più di ore  rispetto al primo trimestre del 2021. Cosa vuole dire? Partiamo dalle definizioni: come spiega Eurostat per ore lavorate si intende la somma di tutti i periodi trascorsi in attività dirette e accessorie alla produzione di beni e servizi. Il numero medio di ore lavorate corrisponde invece al numero di ore che la persona lavora normalmente. Ciò include tutte le ore lavorate, inclusi gli straordinari, indipendentemente dal fatto che siano state retribuite. Esclude il tempo di viaggio tra casa e posto di lavoro e le pause dei pasti principali (normalmente prese a mezzogiorno). Come tiene a precisare Eurostat durante “questa crisi, il mercato del lavoro è stato colpito dalle misure adottate dagli Stati membri dell’UE per limitare la diffusione del COVID-19. Alcune di queste misure hanno avuto un effetto diretto o indiretto sul numero di ore di lavoro delle persone occupate“.

In base a questa definizione sono stati registrati aumenti nella maggior parte degli Stati membri. L’aumento maggiore del volume dell’orario di lavoro effettivo è stato osservato in Grecia (+18%). Al contrario, gli occupati in sei Stati membri hanno lavorato meno ore nel loro lavoro principale durante il secondo trimestre del 2021; la diminuzione è compresa tra -0,2% (in Lussemburgo) e -3,6% (in Belgio).

E in Italia?  Qui da noi per esempio hanno lavorato 6,6% del tempo in più. Più le donne degli uomini (7,3% contro il 6,3%). Avviene lo stesso

 A livello dell’Ue, il totale delle ore effettive lavorate dalle donne è leggermente aumentato (+3,3%) rispetto al totale delle ore effettive lavorate dagli uomini (+2,7%).  Alcuni paesi però si sono distinti con una differenza abbastanza pronunciata tra i due sessi. In Grecia, ad esempio, le ore effettive lavorate dalle donne nel loro lavoro principale sono aumentate del 23,9%, mentre le ore lavorate dagli uomini sono aumentate del 14,5%.