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Depressione, disturbi d’ansia e il Covid-19: come si misura la salute mentale? Lo studio di Lancet

Le prime stime mondiali riportate su Lancet riferiscono di 53 milioni di casi in più di depressione maggiore (+28%) e 76 milioni di casi in più di disturbi d’ansia (+26%) nel 2020 direttamente collegati alla pandemia. È quanto emerge in occasione della Giornata Mondiale per la Salute Mentale celebrata il 10 ottobre che quest’anno è dedicata alla salute mentale.

Cosa dicono i dati? Quasi un miliardo di persone vivono con un disturbo mentale nei paesi poveri, oltre il 75% delle persone non riceve alcuna assistenza. Ogni anno oltre un milione di persone muore per abuso di sostanze e in concomitanza con il Covid il quadro potrebbe addirittura essere peggiorato, infatti un giovane di 18-24 anni su 4 (25%) ha dichiarato di aver aumentato l’uso di sostanze per far fronte allo stress da covid. Ogni 40 secondi una persona si toglie la vita e nel 2020 i suicidi sono aumentati, basti pensare che in Giappone da giugno a ottobre 2020 sono cresciuti del 16% rispetto allo stesso periodo del 2019. Secondo Lancet senza il covid i casi di depressione a livello globale nel 2020 sarebbero stati 193 milioni (2.471 casi ogni 100.000 persone). I casi reali sono stati invece 246 milioni (3.153 per 100,000), 53 milioni in più di cui 35 milioni tra le donne. Quanto ai disturbi d’ansia, senza pandemia nel 2020 sarebbero stati 298 milioni di casi (3.825 per 100.000). I casi invece sono stati ben 374 milioni (4.802 per 100.000), 76 milioni in più, 52 milioni tra le donne.

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