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tecnologia

Polveri sottili e inquinamento: perché l’Oms ha inasprito le linee guide sulla qualità dell’aria?

Si stima che ogni anno l’esposizione all’inquinamento atmosferico provochi 7 milioni di morti premature e la perdita di milioni di anni di vita sani. Nei bambini, questo potrebbe includere una ridotta crescita e funzionalità dei polmoni, infezioni respiratorie e asma aggravata. Negli adulti, la cardiopatia ischemica e l’ictus sono le cause più comuni di morte prematura attribuibili all’inquinamento dell’aria esterna e stanno emergendo anche prove di altri effetti come il diabete e le condizioni neurodegenerative. Lo scrive l’Organizzazione mondiale della sanità che il 22 settembre ha deciso di inasprire le linee guida sull’inquinamento atomosferico. E’ la prima dal 2005 che l’Oms decide di rivedere le soglie (qui trovate il Pdf con i valori).

 

Secondo i ricercatori che hanno lavorato al report “c’è stato un netto aumento di prove che mostrano come l’inquinamento atmosferico influenzi diversi aspetti della salute. Per questo motivo, e dopo una revisione sistematica delle prove accumulate, l’Oms ha regolato verso il basso quasi tutti i livelli di AQG, avvertendo che il superamento dei nuovi livelli delle linee guida sulla qualità dell’aria è associato a rischi significativi per la salute. Allo stesso tempo, però, aderirvi potrebbe salvare milioni di vite“.

Gli inquinanti considerati nelle nuove linee guida sono sei: polveri sottili PM2,5 e PM10, ozono (O3), biossidi di azoto (NO2) e di zolfo (SO2) e monossido di carbonio (CO).

Per le polveri sottili il limite annuale relativo al PM2,5 passa da 10 a 5 microgrammi al metro cubo (μg/m3). Per il Pm10 si passa da 20 a 15 μg/m3). L’NO2 passa da 40 a 10 μg/m3.

Come si vede dalla tabella in alto viene inoltre introdotto una nuova soglia per l’ozono che non deve superare la media  di 60 μg/m3 nei mesi estivi. Stesso discorso per il monossido di carbonio  CO che ha un  limite giornaliero di 4 milligrammi al metro cubo (mg/m3).

Secondo l’Oms “quasi l’80% dei decessi legati al PM2.5 potrebbe essere evitato nel mondo se gli attuali livelli di inquinamento atmosferico fossero ridotti a quelli proposti nelle linee guida aggiornate”

 

Le linee guida non sono vincolanti legalmente, ma sono destinate pesare sugli orientamenti di governi e autorità. Ma un dato vale la pena ricordarlo: nel 2019, più del 90% della popolazione mondiale viveva in aree dove le concentrazioni di inquinanti superavano i limiti di PM2.5 consigliati dall’OMS.