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economia

Un libro per l’estate? All’inferno e ritorno di Carlo Cottarelli

Un anno senza precedenti che per essere compreso richiederà tempo, dati e studio. Gli autori di Info Data vi consigliano un libro per l’estate. 

 

“Questo è un libro politico, anche se è scritto da chi politico non è”. Ecco quanto si appura da subito nell’introduzione di Carlo Cottarelli al suo ultimo libro “All’inferno e ritorno. Per la nostra rinascita sociale ed economica“, edito da Feltrinelli e pubblicato a marzo 2021 per “Serie Bianca”. Un instant book in due parti che descrive la pandemia da covid-19 come uno spartiacque tra quanto si è fatto e quanto bisognerà fare.

Una scrittura snella, una lettura liscia, un’analisi attenta, di profondità – come ci ha da sempre abituati l’economista, ex direttore del Fondo Monetario Internazionale. Insomma, un perfetto candidato come libro per l’estate.

Ma cosa si racconta all’interno?

 

Lasciate ogni speranza, o voi ch’entrate

Se nell’introduzione non si fa riserva di critiche nei riguardi della politica italiana (e sui “condottieri di ventura che vanno, e portano, dove tira il vento”) nella prima parte del libro si scende nelle viscere dell’inferno. Qui fanno da gironi i tre flagelli che secondo il Virgilio economista hanno fatto sprofondare l’Italia nel periodo pandemico: la crisi sanitaria, quella economica e quella finanziaria.

La narrativa si fa fitta di proposte e la disamina di quanto è stato fatto, con dati alla mano sullo sfacelo degli sprechi, sembrano correlati da un unico punto focale: quello dell’uguaglianza sociale. Elemento che, peraltro, corrisponde al tema fondante della seconda ed ultima parte: il ritorno.

 

E quindi uscimmo a riveder le stelle

Sul finire si sviscerano le possibili evoluzioni economiche e sociali di uno dei principi più inquinati dalla politica italiana: l’uguaglianza. Il testo sfiora il romanticismo giurisprudenziale, ma con una certa accortezza tematica e una premura di completezza. Sono difatti presi in esame: la giustizia sociale, l’uguaglianza di possibilità, il merito, l’uguaglianza tra generazioni, quella di genere, quella tra Nord e Sud; e così via.

Un viaggio nell’inferno che è stato, legittimato dalla volontà di risorgere nel futuro (di fatto già al tavolo di prova) della ricostruzione economica e sociale. Più che un libro, un atto di civiltà.