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cronaca

Quanti sono i morti da Covid-19 nel mondo (e in Cina)?

La pandemia di Covid-19 ha ucciso più di quattro milioni di persone nel mondo secondo i dati ufficiali. Lo ha annunciato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, aggiungendo che il bilancio reale è stato “certamente” più alto. “Abbiamo appena superato il tragico traguardo di quattro milioni di morti registrate per Covid-19, che sicuramente sottovaluta il bilancio complessivo”, ha detto il capo dell’Oms in una conferenza stampa. Il conteggio delle vite perse nell’ultimo anno e mezzo è circa uguale al numero di persone uccise in battaglia in tutte le guerre i dal 1982, tre volte il numero di persone uccise in incidenti stradali ogni anno e circa uguale alla popolazione di Los Angeles.

Secondo la dashboard interattiva dell’Oms  al 7 luglio per essere precisi indica che i positivi confermati sono 184.324.026  di questi 3.992.680 sono morti mentre le dosi distribuite sono 3.032.056.355 (3 miliardi). L’Oms ha cominciato a pubblicare i casi di Covid-19 in Cina. Dal 3 gennaio al 7 luglio sono stati segnalati 119.036 casi di positivi per un totale di 5.554 morti. Ieri i positivi erano 57 e i morti 17. Qui trovate le indicazioni dell’Oms che spiegano le definizioni e la metodologia di raccolta del dato.

Una importante novità.  Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) insieme all’OMS, attraverso la sua sede e l’ufficio regionale per l’Europa, hanno sviluppato un quadro di indicatori in collaborazione con esperti di salute pubblica a livello globale per consentire un approccio standardizzato per valutare le diverse soluzioni di tracciamento digitale di prossimità, tipo l’app Immuni.

Il documento nasce dalla presa d’atto  che i singoli paesi hanno impiegato tecnologie innovative durante la pandemia di COVID-19 per supportare l’attuazione di misure sanitarie e sociali. Tra queste le tecnologie digitali a sostegno delle misure di salute pubblica per il tracciamento dei contatti.

Per l’Italia, vale la pena ricordarlo, si è trattato di un flop. Qui un video.

Il tracciamento digitale di prossimità, che utilizzano smartphone o dispositivi appositamente progettati per acquisire interazioni anonime tra gli individui e poi generare avvisi, è emerso durante la pandemia come un nuovo mezzo di supporto per i programmi di tracciamento dei contatti guidati dal governo.

Ecdc e Oms intendono così offrire alle autorità sanitarie pubbliche nazionali un elenco di indicatori, sviluppato in consultazione con un’ampia gamma di parti interessate nazionali e regionali.

Gli indicatori proposti mirano a fornire informazioni su:
• l’adozione e l’uso del tracciamento digitale di prossimità nella popolazione;
• la capacità del tracciamento digitale di prossimità per rilevare i contatti a rischio di infezione;
• la velocità con cui le soluzioni di tracciamento digitale di prossimità possono notificare i contatti rispetto ai meccanismi di tracciamento dei contatti convenzionali;
• barriere e fattori abilitanti degli approcci al tracciamento di prossimità digitale.

Il documento fornisce anche una riflessione sui fattori operativi che possono avere un impatto sul monitoraggio delle applicazioni di tracciamento digitale di prossimità (app) e propone diverse opzioni per la raccolta dei dati per gli indicatori. Buona lettura.