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Ecco come è andata la stagione influenzale in tempo di Covid19?

 

La stagione influenzale è finita il 25 aprile, anche se a dire il vero per la prima volta da quando abbiamo dati in merito, non è nemmeno iniziata. Curva piatta e con contagi ben al di sotto della soglia epidemica, almeno nelle regioni che hanno comunque attivato la sorveglianza. Causa emergenza Covid-19, Sardegna e Calabria non l’hanno attivata per la stagione in corso. Non sono invece ancora disponibili i dati nazionali sulle coperture vaccinali contro l’influenza per la stagione 2020-21.

 

Lo stesso è avvenuto in Europa. Secondo quanto riporta Flu News dell’ECDC/OMS, per la regione nel suo insieme, l’attività influenzale è rimasta al livello dell’inizio della stagione. Dall’inizio della stagione sono stati segnalati pochi casi di influenza ospedalizzati confermati in laboratorio: 11 da terapie intensive (tutti infettati da virus di tipo A); 13 (anche essi tutti di tipo A) nei reparti esterni alle unità di terapia intensiva; e 22 dalla sorveglianza basata su infezioni respiratorie acute gravi (SARI) (21 persone infettate con virus di tipo A e 1 con virus di tipo B).

La prossima stagione

L’8 aprile, il Ministero della Salute ha pubblicato una nuova Circolare dal titolo “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2021-2022”  che raccomanda per la prossima stagione che inizierà in autunno di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale all’inizio di ottobre, di offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili, in qualsiasi momento della stagione influenzale raccomandando fortemente la vaccinazione: nella fascia d’età 60-64 anni (con possibilità di offerta gratuita), per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie e per gli anziani istituzionalizzati in strutture residenziali o di lungodegenza. Si legge inoltre che secondo le indicazioni dell’OMS,  i prossimi vaccini antiinfluenzali conterranno nuove varianti antigeniche di tipo A.

 Come si monitora l’andamento dell’influenza?

Ma come funziona il monitoraggio dell’influenza? Anzitutto va chiarito che non esiste un sistema di monitoraggio per l’influenza esteso alla popolazione come avviene con il COVID19: si basa tutto sulle segnalazioni volontarie dei medici e dei cittadini. L’ISS ha diversi sistemi di monitoraggio dell’influenza: casi gravi, Sismg (che conteggia la mortalità per tutte le cause negli over 65), InfluWeb, InfluNet-Epi e InfluNet-Vir.

Il sistema InfluNet-Epi  si basa sulle segnalazioni volontarie dei medici di medicina generale e dei Pediatri di libera scelta.Ogni anno partecipano circa 1000 medici e pediatri, per una copertura di circa il 2% della popolazione italiana.

Il Sistema di sorveglianza InfluWeb si basa invece su cittadini volontari, che inseriscono in una piattaforma  (influweb.it) i dati su eventuali sintomi simil influenzali e su come il SSN si è preso cura di loro. Tramite questa sorveglianza è possibile rilevare casi di sindrome influenzale anche tra coloro che non si rivolgono al Servizio sanitario nazionale. I risultati della sorveglianza sono espressi come percentuale di casi osservati tra i volontari attivi nell’ultima settimana e indicano sempre i nuovi casi insorti durante la settimana di riferimento e sono visualizzati su una mappa con dettaglio provinciale. I dati di Influweb si basano sulla partecipazione di circa 4700 volontari su tutto il territorio italiano, 1000 ogni settimana che riportano il proprio stato di salute. Circa il 25% dei partecipanti riferisce di essersi vaccinato dall’inizio della stagione influenzale. È chiaro che il grado di indicatività di questo sistema è bassissimo, basandosi su cittadini volontari, per questo è necessario metterlo a confronto con la sorveglianza InfluNet.

InfluNet-Vir è invece la sorveglianza virologica della sindrome influenzale coordinata dal National Influenza Center dell’Istituto superiore di sanità (Iss) per monitorare la circolazione dei diversi tipi di virus influenzali in Italia. Il monitoraggio dei ceppi viene effettuato dalle Regioni nei laboratori di riferimento regionali della rete InfluNet, dalla 46a alla 17a settimana di ogni anno.