Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
cronaca

Trent’anni di tagli alle emissioni di CO2. Ecco come è andata

Che si debba continuare nella riduzione delle emissioni di gas serra lo confermano gli impegni del Green Deal europeo, centrale nelle politiche della Commissione guidata da Ursula Von De Leyen, ribaditi come uno dei tre pilastri del programma di ripresa post-pandemico Next Generation EU. Ma come sono andate, finora, le cose in termini di taglio alla CO2 immessa in atmosfera?

Bene, verrebbe da dire guardando ai dati. Per quanto non abbastanza, si potrebbe aggiungere pensando alle politiche comunitarie. Visualizzati nell’infografica che apre questo pezzo, i numeri arrivano dall’Agenzia europea per l’ambiente attraverso lo European Data Journalism Network, progetto europeo di promozione del giornalismo basato sui dati del quale da qualche settimana InfoData è entrata a far parte.

Suddivisi per fonte di emissione, i dati raccontano come si è evoluta l’attenzione alla sostenibilità da parte dei paesi europei. Di default viene visualizzato il dato complessivo, ma il filtro nella parte bassa (in alto a sinistra per chi leggesse da desk), consente di selezionare una singola nazione. I valori sono espressi in milioni di tonnellate di CO2 equivalente, un’unità di misura che consente di misurare l’impatto di diversi gas climalteranti.

In generale, i numeri parlano di una contrazione. Significativa in particolare per il settore della produzione energetica, che hanno ridotto le emissioni del 36,2% tra il 1990 ed il 2018, e per l’industria, che le ha tagliate del 35,2%. In controtendenza i trasporti, che hanno invece visto un incremento nelle emissioni di CO2 equivalente pari al 19,6%. Questo a livello europeo. In Italia, infatti, la situazione è diversa.

Si conferma una significativa contrazione delle emissioni generate dalla produzione di energia (-31,8%), così come dell’industria (-32,6%). Più contenuto l’incremento dovuto ai trasporti, pari a poco più del 2%, mentre è da segnalare un deciso aumento della CO2 equivalente emessa per consumi residenziali e commerciali, saliti del 7,8% nei poco meno di trent’anni considerati. È anche su questi che occorrerà lavorare per centrare gli obiettivi complessivi di riduzione delle emissioni fissati da Bruxelles.