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La mappa della matematica, i numeri, le forme e i teoremi. L’imperfetta dataviz della perfezione

La mappa è necessariamente incompleta: la matematica è troppo grande per adattarsi a qualsiasi singola dataviz. Tuttavia il progetto della rivista Quanta Magazine è soprendente e intelligente perché spiega concetti chiave con visualizzazioni animate semplici. Il primo effetto è quello di avere una immagine di sintesi delle principali domande e controversie che animano lo studio dei numeri

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La mappa si dirama in collegamenti che aiutano per esempio a comprendere il passaggio dai numeri primi alla geometria, o in che modo la matematica aiuti la scienza a formalizzare domande più complesse. Quanta Magazine è una pubblicazione online lanciata dalla Simons Foundation per migliorare la comprensione pubblica della scienza. Si occupa di matematica, fisica teorica, informatica teorica e scienze della vita. Prova a coniugare la divulgazione scientifica al giornalismo. A noi di Infodata piace moltissimo

 

Anche noi di Infodata ogni tanto ci occupiamo di matematica. Nell’infografica sono rappresentati i primi mille numeri primi colorati in modo da farli risaltare all’interno dell’insieme che li contiene fino al numero 7919 e che li ordina dall’alto a sinistra (1) fino in basso a destra (7919).
In aggiunta viene fornita sia il loro conteggio ad intervalli di centinaia (1-80) sia la loro distribuzione in funzione della loro ultima cifra alla quale è stato assegnato un colore che li contraddistingue anche nel grafico principale.

Qui il link all’articolo. Qui sotto invece abbiamo celebrato la giornata del Pi Greco. Per farlo abbiamo rappresentato una piccola porzione degli infiniti decimali che compongono questa costante, presentati a gruppi di dieci per volta.

Universalmente noto come valore costante che esprime sia il rapporto tra la lunghezza della circonferenza e quella del suo diametro, sia l’area di un cerchio a raggio unitario, il Pi greco – prima di essere approssimato scientificamente da Archimede nel terzo secolo avanti Cristo – era già utilizzato da studiosi di diverse civiltà, come i babilonesi e gli egizi che ne avevano dato due stime diverse ma tutto sommato già prossime al valore reale (3,125 per i primi e 3,1605 per i secondi).