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economia

Berlino, Milano e Barcellona: la geografia economica dell’Europa

Ricchi e poveri.  Se guardiamo il Pil pro capite l’elefante nella stanza è rappresentato dalla provincia che ospita il centro finanziario di Londra – la city. Qui i valori vanno sostanzialmente fuori scala, e sforano in effetti i 350mila euro: sette volte maggiori di quelli di Milano. Si tratta comunque di un caso molto particolare, dato il tipo di attività svolte in quell’angolo di continente – talvolta con sede all’estero –, e che non per forza riflette il tenore di vita delle persone “normali” che lì vivono.

 

Misure come il Pil per abitante ci danno un’idea di massimo del tenore delle persone, ovvero di quanti beni e servizi esse possono acquistare nella loro vita quotidiana. Ma per capire come funziona nel complesso l’economia europea bisogna guardare anche al totale di quanto viene prodotto ogni anno in ciascun’area.

In Francia, per esempio, emerge un’estrema separazione geografica fra l’area di Parigi e il resto della nazione. In nessun altro dei grandi Paesi una parte tanto ampia dell’economia nazionale viene prodotta dentro confini così ristretti, lasciando al resto un ruolo spesso marginale.