Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
economia

Vuoi sapere se la tua famiglia spende troppo (rispetto alla media)?

Frutta e verdura, scarpe, farmaci, benzina. Scopri se il budget di spesa della tua famiglia per questi (ed altri) prodotti e servizi è nella media rispetto al dato Istat. E’ questo il senso del tool messo a punto da Infodatablog utilizzando la base dati dell’Istituto nazionale di statistica sui consumi medi delle famiglie italiane. Inserendo i dati relativi alle proprie spese (stimate su base annuale) è possibile, con un semplice click, vedere se gli importi sono in linea con le medie 2018 registrate a livello nazionale oppure se si spende troppo (di più) oppure poco (meno) rispetto ai budget indicati per singolo prodotto o servizio.

Quella dell’Istat sui consumi delle famiglie è un’indagine condotta annualmente che consente di fotografare un paniere di spesa, rielaborato dal Sole 24 ore a parità di potere di acquisto (prendendo il 2018 come anno di riferimento), che tiene conto di ben 274 voci, suddivisi in 12 ambiti di consumo. Il confronto con le proprie spese è possibile per una selezione di dieci prodotti esemplari.

Negli ultimi cinque anni (2014-2018) il portafoglio delle famiglie italiane ha visto cambiare in modo considerevole le scelte di consumo, a seconda del prodotto o servizio acquistato. Un terzo della spesa mensile (920 euro) viene assorbita dall’abitazione. Oltre ai costi stimati per affitti, rate di mutuo e altre voci di spesa per locare o possedere l’immobile, che incidono per metà sulla voce di spesa in questo ambito (e sono in lievissimo calo), negli ultimi cinque anni registrano un’impennata i servizi di manutenzione dei sistemi di riscaldamento (+249,5 euro mensili), complici le termovalvole – diventate obbligatorie – installate ormai in quasi tutti i condomini, i servizi di allarme e videosorveglianza (+23%) e la raccolta dei rifiuti (+7,5%, pari a 19,6 euro al mese). Pesano, in questo segmento di consumo, anche i 49,8 euro mensili per l’energia elettrica (+2,2% rispetto al 2014), i circa 55 euro per il gas (-1,6%), i 14,7 per la fornitura dell’acqua (-10,7%) e i 24 euro spalmati su base mensile (che corrispondono a una media di 288 euro all’anno) di manutenzioni straordinarie.

Selezionando per ciascuno dei 12 ambiti di consumo, i singoli prodotti o servizi interessati, è possibile mettere a confronto la spesa media mensile delle famiglie registrata negli ultimi cinque anni.

Il 17,9% del budget, poi, viene speso nel reparto alimentare e bevande analcoliche (in media 462 euro al mese), dove sono frutta e verdura fresche a incidere maggiormente sul portafoglio delle famiglie italiane con un costo mensile pari a 73 euro, anche se lievemente in calo negli ultimi cinque anni. Aumentano del 36,3% i consumi di frutta secca e noci, mentre crolla il consumo di margarina (-21%), di carni diverse (-16,1%, non suina né bovina) e di latte fresco (sia intero che parzialmente scremato, rispettivamente in calo del 12 e del 15%).

La crisi, poi, non frena la voglia di pranzare o cenare fuori casa: in particolare, nei ristoranti e bar si spendono 80,6 euro al mese (+11,7%) e nei fast food o “take away” 29,5 (+10,8%). L’effetto Airbnb, inoltre, fa impennare del 157% i “servizi di alloggio” e cresce del 13% la spesa in alberghi.

Non tramonta mai, infine, la passione degli italiani per l’automobile. È pari a 68 euro questa la spesa mensile in benzina e altri carburanti, mentre risultano in calo le spese su metropolitane, tram e autobus. Aumentano del 63% i costi per l’acquisto di automobili nuove e del 121,8% i costi per l’affitto di garage, posti auto e noleggio di mezzi.

Non si rinuncia neanche al parrucchiere o ai trattamenti di bellezza dall’estetista, per cui si spendono rispettivamente 25 euro (budget per le donne, che scende a 8 per gli uomini) e 7,9 euro al mese, in crescita dello 0,6 e del 24 per cento. In calo del 2,6%, invece, la spesa per cinema, teatri e concerti (6 euro al mese), in aumento del 56% quella per app e software, anche se ancora contenuta a 1,44 euro al mese.

In crescita i consumi per l’acquisto di calzature per cui in famiglia si spendono circa 11 euro al mese (132 euro all’anno). Crescono soprattutto gli acquisti degli uomini (+17%), ma anche quelli delle donne (+7,3%). Così come cresce il consumo di aperitivi alcolici (+65%), vini liquorosi (+27%) e di sigari (+24%). Continua invece il lento trend in calo dei consumi in sigarette per cui vengono impiegati in media 21,77 euro al mese. Aumenta del 20,3%, tristemente, anche il consumo di farmaci da parte delle famiglie italiane: si spendono in media circa 48 euro al mese in farmacia. Crescono anche le spese dentistiche (+17,7%) e quelle per occhiali e lenti a contatto (+16%).

È pari a 31,7 euro, infine, il costo mensile della telefonia mobile per le famiglie italiane, un budget in lieve calo rispetto al 2014 (-2,6%) anche grazie alle riduzioni delle tariffe sul mercato. Cresce del 33,7%, invece, l’acquisto di condizionatori da parte delle famiglie italiane che negli ultimi cinque anni hanno puntato su questo tipo di prodotti per allentare la morsa di caldo estivo.

Ultimi commenti
  • Marialuisa |

    Interessante, ma vorrei sapere dove vanno a fare la spesa coloro che stilano queste statistiche. Io faccio il giro dei supermercati a caccia di offerte e mi vesto sui banchetti del mercato, inoltre dal parrucchiere non ci vado, faccio da sola, ma anche così le cifre spese sono ben più alte, a meno che non siano intese procapite, e allora le cose cambiano, anche se solo in parte. Persino andando in un magazzino come Zara, ad esempio, la cifra indicata servirebbe a calzare solo una persona o poco più, mai e poi mai una famiglia. Se voi avete qualche dritta per risparmiare attendo impaziente…

  • Marialuisa |

    Interessante, ma vorrei sapere dove vanno a fare la spesa coloro che stilano queste statistiche. Io faccio il giro dei supermercati a caccia di offerte e mi vesto sui banchetti del mercato, inoltre dal parrucchiere non ci vado, faccio da sola, ma anche così le cifre spese sono ben più alte, a meno che non siano intese procapite, e allora le cose cambiano, anche se solo in parte. Persino andando in un magazzino come Zara, ad esempio, la cifra indicata servirebbe a calzare solo una persona o poco più, mai e poi mai una famiglia. Se voi avete qualche dritta per risparmiare attendo impaziente…

  • Luigi |

    Molto interessante, ricordo di avervi sottoposto qualcosa di simile una decina di anni fa (dott. Alfonso Dell’Erario – Easy – Check up family), ma forse allora ero “antisignano”.

  • Luigi |

    Molto interessante, ricordo di avervi sottoposto qualcosa di simile una decina di anni fa (dott. Alfonso Dell’Erario – Easy – Check up family), ma forse allora ero “antisignano”.

Suggeriti