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cronaca

L’altra Italia: pochi posti negli asili e alta disoccupazione femminile

La prima regola per chi lavora con i dati è che una correlazione tra due fenomeni non implica un rapporto di causa effetto tra i suddetti fenomeni. Correlation is not causation, per riassumerlo all’inglese. E così se ci sono aree, vedremo anche piuttosto ampie, del Paese in cui coesistono una scarsità di posti negli asili nido e un elevato tasso di disoccupazione femminile nella fascia di età compresa tra i 25 ed i 34 anni, non è possibile dire che uno dei fenomeni sia causa dell’altro.

 

Se però fossimo al governo del Paese, ma anche all’opposizione, guardando questa mappa qualche problemo ce lo porremmo comunque:

 

 

Intanto la fonte dei dati, ovvero Istat. È da qui che arrivano sia i dati relativi ai posti disponibili negli asili nido, tema del quale Infodata ha già avuto modo di occuparsi. Così come quelli relativi al tasso di disoccupazione, su base provinciale, per le donne di età compresa tra i 25 ed i 34 anni. Entrambi i dataset fanno riferimento al 2015.

 

L’idea era quella di incrociarli, così da poter visualizzare con un colpo d’occhio sia le aree nelle quali ad una bassa disponibilità di posti negli asili corrisponda una disoccupazione elevata. Sia quelle nelle quali un’alta capacità dei nidi di accogliere bambini si accompagni ad un basso tasso di occupazione femminile nella fascia d’età presa in considerazione. Le prime sono visualizzate sulla mappa in nero, le seconde in bianco.

 

I valori di riferimento sono q