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politica

Referendum lombardo-vento: le spese e gli investimenti. La previsione

Quella aperta dai referendum lombardo-veneti di domenica scorsa è una trattativa potenzialmente enorme, che nelle due regioni può ricollocare competenze (e fondi per finanziarle) per 28 miliardi di euro. Ma i tempi non saranno brevi, ed è probabile che l’indicatore dei trasferimenti effettivi, se si muoverà, si fermerà sotto quel livello.
I 28 miliardi all’anno calcolati nel grafico  sono la traduzione in euro della spesa che lo Stato effettua nei territori delle due regioni per le funzioni che secondo l’articolo 116 della Costituzione potrebbero essere assegnate alle amministrazioni territoriali. Si tratta di 23 settori di attività, che spaziano dall’istruzione ai beni culturali, dai trasporti fino alla giustizia di pace: il Veneto ha già preparato un disegno di legge per chiederli tutti e 23, e la Lombardia sembra intenzionata a imboccare una strada simile. Il risultato finale farebbe crescere di quasi il 77% le dimensioni del bilancio attuale della Lombardia, e del 71,6% quelle dei conti veneti. Ma la strada è lunga, e il percorso incerto  Il risultato finale farebbe crescere di quasi il 77% le dimensioni dell’attuale bilancio lombardo e del 71,6% il bilancio veneto

Articolo sul Sole 24 Ore del 24 10 2017
Ultimi commenti
  • desertoarido |

    La battuta più facile e’ che i veneti che hanno votato SI’ non hanno tenuto conto che potrebbe arrivare come governatore regionale un personaggio tipo Galan.
    La realtà dice che la spesa pubblica,Galan o meno,da quando ci sono le Regioni e’aumentata in maniera esponenziale.
    Non e’ stata misurato se vi e’ stato un beneficio proporzionale verso le popolazioni regionali.
    Zaia potrebbe incominciare a ridurre l’IRPEF regionale.
    E’ da dimostrare che gli apparati regionali,anche del nord,siano talmente più efficienti di quelli nazionali da meritare uno spostamento di così tante risorse economiche come indicato nell’articolo.
    Il Veneto pensa a sopperire alla carenza economica derivante dal forte rallentamento del boom economico del nord-est trattenendo i 9/10 dei soldi che manda a Roma.
    Ma se non ce’ sviluppo economico quali soldi si debbono versare a Venezia?
    Maroni e Zaia si sono preparati una piattaforma solida per le prossime politiche.
    Tenteranno di arrivare ad aprire un tavolo con Gentiloni e sfruttare gli inevitabili No che arriveranno da esso,almeno su alcune questioni(fisco).
    Il tutto proprio in campagna elettorale.

  • desertoarido |

    La battuta più facile e’ che i veneti che hanno votato SI’ non hanno tenuto conto che potrebbe arrivare come governatore regionale un personaggio tipo Galan.
    La realtà dice che la spesa pubblica,Galan o meno,da quando ci sono le Regioni e’aumentata in maniera esponenziale.
    Non e’ stata misurato se vi e’ stato un beneficio proporzionale verso le popolazioni regionali.
    Zaia potrebbe incominciare a ridurre l’IRPEF regionale.
    E’ da dimostrare che gli apparati regionali,anche del nord,siano talmente più efficienti di quelli nazionali da meritare uno spostamento di così tante risorse economiche come indicato nell’articolo.
    Il Veneto pensa a sopperire alla carenza economica derivante dal forte rallentamento del boom economico del nord-est trattenendo i 9/10 dei soldi che manda a Roma.
    Ma se non ce’ sviluppo economico quali soldi si debbono versare a Venezia?
    Maroni e Zaia si sono preparati una piattaforma solida per le prossime politiche.
    Tenteranno di arrivare ad aprire un tavolo con Gentiloni e sfruttare gli inevitabili No che arriveranno da esso,almeno su alcune questioni(fisco).
    Il tutto proprio in campagna elettorale.

  • pasquale |

    che se ne vadano in austria e iugoslavia fateci un muro di 15 metri e fateli entrare in italia con il passaporto – mi dispiace per i poveri nonni del sud e del nord e centro che hanno combattuto per cacciare lo straniero – se non volete stare in italia andatevene chi vi trattiene.

  • pasquale |

    che se ne vadano in austria e iugoslavia fateci un muro di 15 metri e fateli entrare in italia con il passaporto – mi dispiace per i poveri nonni del sud e del nord e centro che hanno combattuto per cacciare lo straniero – se non volete stare in italia andatevene chi vi trattiene.

  • L Caprara |

    Abolirei le regioni. Ma non si può, ahimè. Per cui se fossi un governo e parlamento onesti, concederei ai virtuosi quanto meritano, mentre Commissionerei le Regioni corrotte e spendaccione. Occorre cambiare le regole del gioco. Basta con Regioni marce e sanguisughe che, assieme ai burocrati non licenziabili, ci affossano. Allineandoci ai paesi PIGS, che hanno dovuto tagliare con successo evidente queste spese. Vedi spread spagnolo sempre più basso del nostro. Ottimo segnale della reale situazione.

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