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cronaca

Le mamme italiane sono le più vecchie d’Europa

Nel 2015, 5.103 milioni di bambini sono nati nell’Unione europea. Erano 5.063.000 nel 2001. In quattordici anni non è cambiato granché. Tra gli Stati membri, la Francia ha continuato a registrare il numero più alto delle nascite (799 700 nel 2015), più del Regno Unito (776 700), della Germania (737 600), e dell’Italia (485 800). In media nell’Ue, le donne che hanno dato alla luce il loro primo figlio nel 2015 hanno una età media di 29 anni. Le madri più giovani sono in Bulgaria e quelle più anziane in Italia. Nel complesso, il tasso di fertilità totale nell’Ue è aumentato da 1,46 a 2.001-1,58 nel 2015.

 

 

Secondo Eurostat un tasso di fecondità totale pari a 2,1 è considerato il livello di sostituzione nei paesi sviluppati: in altre parole, è il numero medio di nati per donna necessario per mantenere le dimensioni della popolazione costante senza migrazione.

Le mamme italiane sono le più vecchie d’Europa. Il primo figlio  arriva 30,8 anni e le italiane sono anche le donne che fanno meno bambini, con un tasso di fertilità dell’1,35. Tra il 2001 e il 2015 in Italia sono nati circa 50mila bimbi in meno (535.282 contro 485.780). Siamo al quarto posto tra i Paesi Ue per i nuovi nati, anche se il tasso di fertilità è leggermente  aumentato (+0,10).

 

I Paesi in cui si fanno meno figli, oltre all’Italia, sono Portogallo (1,31 figli a donna), Cipro e Polonia (1,32), Grecia e Spagna (1,33), mentre quelli in cui se ne fanno di più sono la Francia (quasi 2, record con 1,96), Irlanda (1,92), poi Svezia (1,185) e Gran Bretagna (1,8). In termini percentuali, dal 2001 al 2015 i cali maggiori delle nascite si sono registrati in Portogallo (-24,2%), Olanda (-15,8%), Danimarca (-11,1%), Romania (-10,4%) e Grecia (-10,2%), mentre sono arrivati più bebè in Svezia (+25,6%), Repubblica ceca 8+22,1%), Slovenia (+18,1%) e Gran Bretagna (+16,1%).