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Lotta all’evasione, recupero record da 19 miliardi di euro

Un record con una presenza di rilievo: la prima edizione del rientro dei capitali porta in dote alla lotta all’evasione 4,1 miliardi di euro (che si sommano ai 200 milioni “iscritti” già nel 2015). Un contributo determinante nel portare l’asticella del recupero complessivo a quota 19 miliardi con una crescita del 28% rispetto al 2015. Il risultato, nonostante l’una tantum, è stato definito «senza precedenti nel nostro Paese» dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.
Le somme riportate all’Erario sono la testimonianza che «il governo – come ha fatto notare il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan – non strizza l’occhio agli evasori, il governo strizza l’occhio ai contribuenti e alle imprese onesti, li aiuta ad adempiere, a non sbagliare, e li invita a correggere eventuali errori, senza un approccio inutilmente punitivo».
Le slide presentate ieri al ministero dell’Economia fanno emergere che l’agenzia delle Entrate nell’azione di contrasto si è concentrata sui grandi contribuenti: su 3.114 aziende il 40,3% è stato sottoposto a controllo da cui sono arrivati 1,6 miliardi. «L’amministrazione non si accanisce sui piccoli contribuenti» ha fatto notare il direttore dell’Agenzia Rossella Orlandi. Comunque la componente dei controlli formali su detrazioni e deduzioni, e il corretto utilizzo dei crediti d’imposta nelle dichiarazioni dei redditi continuano a essere una certezza per gli incassi. Dai 280.650 contribuenti persone fisiche messi sotto la lente sono arrivati 1,5 miliardi di euro.

Articolo sul Sole 24 Ore del 10 febbraio 2017