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cronaca

Italia: la mappa dei terremoti dal 2005, la timeline e gli scenari degli esperti

La terra è tornata a tremare nell’Italia centrale: sono state tre le scosse, con magnitudo sopra 5, avvertite in maniera molto forte in tutta l’Italia centrale nel corso della mattinata, con tante segnalazioni a Roma e paura fino in Sardegna. Per ora il bilancio è di qualche crollo, in particolare il campanile della chiesa di Sant’Agostino ad Amatrice, già lesionata dalle precedenti scosse. Non si segnalano danni a persone. Qui la cronaca sul .com.

Nell’Info Data interattiva abbiamo rappresentato tutti gli eventi sismici censiti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di magnitudo superiore a 3 a partire dall’aprile 2005 che hanno interessato la penisola. Dataviz: Andrea Gianotti

Ecco il commento di Andra Billi dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Cnr (Igag-Cnr) sugli eventi sismici verificatisi questa mattina:

“Oggi alle ore 10:25 circa si è verificata una scossa di terremoto in Centro Italia al confine tra Lazio ed Abruzzo. Tale scossa è stata seguita alle 11:14 circa da un altro evento sismico ancora più energetico. Il primo terremoto è stato caratterizzato da una magnitudo 5.3 circa (prime stime) ed una profondità di 10 km circa (prime stime). Il secondo da una magnitudo 5.7 circa (prime stime) ed una profondità ancora di 10 km circa (prime stime). Dai primi rilievi strumentali, sembra che gli epicentri ricadano nell’area dei comuni di Montereale e Capitignano (Aq), nei pressi del lago artificiale di Campotosto, a circa 10 km a sud-ovest di Amatrice.

Malgrado sia ancora presto per sapere con esattezza quale sia stata la faglia (o le faglie) che ha generato tali terremoti, è probabile che ancora una volta si sia trattato di un fenomeno di ‘contagio sismico’ tra faglie adiacenti, anche detto effetto ‘domino’ o ‘a cascata’, un fenomeno al quale assistiamo già da alcuni mesi in Centro Italia con gli eventi di agosto-ottobre 2016 ad Amatrice, Visso, Norcia e Castelsantangelo sul Nera. Quando una faglia genera un terremoto, la faglia stessa si libera dello stress al quale era sottoposta immediatamente prima del terremo e trasferisce parte di tale stress ai segmenti di faglia adiacenti, che in un lasso di tempo imprevedibile (ore, giorni, mesi, anni) possono a loro volta generare terremoti e di nuovo ‘contagiare’ le faglie adiacenti. Tali terremoti saranno sicuramente seguiti nelle prossime ore da uno sciame di repliche sismiche la cui intensità è difficilmente prevedibile”.