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economia

Disoccupazione giovanile. Gli occupati, chi cerca lavoro e gli inattivi dal 2004 a ottobre 2016

Lieve calo ad ottobre degli occupati a ottobre ma scende la disoccupazione giovanile, che pur restando alta segna il livello minimo dal 2012. Leggera flessione del numero totale di occupati rispetto a settembre: -0,1%, pari a -30mila unità. Il tasso di occupazione è pari al 57,2%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto a settembre. Su base annua, la stima preliminare dell’andamento dell’occupazione diffusa oggi dall’Istat conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati, cresciuti dello 0,8% su ottobre 2015, corrispondente a 174 mila occupati in più. L’articolo completo su Il Sole 24 Ore. Qui invece trovate l’analisi del dato preliminare di Istat diffuso oggi.
 
Noi in questa info ci siamo concentrato sulla disoccupazione giovanile e nel dettaglio ci abbiamo usati i valori assoluti. 
 

Ecco cosa scrive Istat sulla disoccupazione giovanile e non solo. A ottobre il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati), è pari al 36,4%, in calo di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente. Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 9,5% (cioè poco meno di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza risulta in calo di 0,2 punti percentuali rispetto a settembre.
Il tasso di occupazione dei 15-24enni diminuisce di 0,1 punti percentuali, mentre quello di inattività aumenta di 0,4 punti. Nelle restanti classi di età il tasso di occupazione a ottobre cala tra i 25-34enni (-0,4 punti percentuali) e i 35-49enni (-0,1 punti), mentre rimane stabile tra gli ultracinquantenni. Il tasso di disoccupazione cala tra i 25-34enni (-0,3 punti), rimane stabile tra i 35-49enni e aumenta nella classe 50-64 anni (+0,1 punti). Il tasso di inattività cresce nelle classi 25-34 anni (+0,8 punti) e 35- 49 anni (+0,1 punti), mentre cala tra gli ultracinquantenni (-0,1 punti). Guardando alla media degli ultimi tre mesi il tasso di occupazione cala nelle classi più giovani (-0,1 punti tra i 15-24enni, -0,6 punti tra i 25-34enni) e aumenta tra gli ultratrentacinquenni (+0,1 punti). Il tasso di disoccupazione cala tra i 15-24enni (-0,5 punti) e gli ultracinquantenni (-0,1 punti), mentre aumenta nelle classi di età centrali (+0,7 punti nella classe 25-34 anni, +0,1 punti nella classe 35-49 anni). Il tasso di inattività cresce nelle classi più giovani (+0,3 punti tra i 15- 24enni, +0,1 punti tra i 25-34enni) mentre cala tra gli ultratrentacinquenni (-0,1 punti). Nell’arco di un anno si registra un aumento del tasso di occupazione in tutte le classi di età ad eccezione dei 25-34enni (-0,6 punti percentuali). La crescita è particolarmente accentuata tra gli over 50 (+1,4 punti). Il tasso di disoccupazione cala tra i giovani di 15-24 anni (-2,9 punti) e cresce nelle restanti classi (+0,8 punti tra i 25-34enni, +0,2 punti tra i 35-49enni, +0,6 punti tra gli ultracinquantenni).Il tasso di inattività cresce nelle classi più giovani (+0,5 punti tra i 15-24enni, +0,1 punti tra i 25-34enni) mentre cala tra gli ultratrentacinquenni (-0,7 punti nella classe 35-49 anni, -1,9 punti nella classe 50-64 anni).