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economia

Acciaio, la produzione mondiale rimane sugli stessi livelli del 2015. L'Italia cresce


Cina e India, rispettivamente primo e terzo produttore di acciaio nel mondo, continuano a mantenere in crescita la produzione siderurgica: nei primi 10 mesi del 2016, 673 milioni di tonnellate (lo 0,7% in più rispetto all’anno scorso) per il colosso asiatico che guida il mercato; altrettanto considerevole il risultato indiano, 79,5 milioni, con un incremento del 12,3% nell’ultimo mese. Resta stabile il Giappone, seconda grande potenza del settore: 87,4 milioni di tonnellate la produzione totale del 2016, 9 milioni quella mensile.
Oltre all’area asiatica crescono anche il paesi extraeuropei: la Turchia conferma la sua solidità, con un incremento dell’8,6% a ottobre; bene anche la Serbia (+22,2% nel decimo mese dell’anno). Prorompente la crescita dell’Iran (+23,9%).
L’output mondiale però rimane stabile, raggiungendo un perfetto equilibrio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, a quota 1,3 miliardi di tonnellate. La causa è un calo della produzione in Brasile (-8,8% a ottobre), negli Usa (-2,5%), ma soprattutto in Europa. L’Unione resta con il freno tirato al -4,2% da inizio anno (135,4 milioni di tonnellate contro 141,3). Diminuisce la produzione tedesca, francese e spagnola, ma il Paese più in crisi resta la Gran Bretagna con il 32,4% perso in dieci mesi. In controtendenza l’Italia, che recupera a ottobre l’11,4% rispetto al 2015, per 19,4 milioni dall’inizio dell’anno (il 4,2% in più).

Articolo sul Sole 24 Ore del 24 novembre 2016 a pagina 13