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economia

Lavoro, la disoccupazione giovanile scende (-1,2%) ma resta al 37,1%


A settembre ci sono 45mila occupati in più. Gli inattivi sono diminuiti di 127 mila unità, ma questa maggiore partecipazione al mercato del lavoro sta gonfiando il bacino dei disoccupati, che è tornato sopra i 3 milioni di persone.
Il dato più preoccupante resta quello della disoccupazione giovanile che diminuisce ma resta comunque oltre il 37%, valore molto distante da quello della prima della classe, la Germania (6,8%). Fanno peggio solo Spagna e Grecia, entrambe oltre il 42%.
Risale però il tasso di occupazione, al 57,5%, in linea con una maggiore offerta di lavoro: in un anno il numero di inattivi è sceso di 508mila unità (-3,6%); e il relativo tasso si è attestato al 34,8%, la percentuale più bassa dal 1977. Complice di questo miglioramento il Jobs Act.
Ora è necessario, secondo governo e sindacato, difendere i posti di lavoro creati. In questa direzione va il nuovo incentivo a chi assume studenti dopo aver svolto un periodo di alternanza.

Articolo tratto dal Sole 24 Ore del 4 novembre 2016, pagina 14