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tecnologia

Startup italiane: dove sono, quanto valgono e chi c'è dietro

Come stanno le startup in Italia? Quanto valgono e, soprattutto, quanto valore creano? Una fotografia aggiornata del settore arriva da InfoCamere, che ha diffuso il 9° rapporto trimestrale (scaricabile qui) sui principali trend demografici e finanziari delle startup innovative italiane con dati al III trimestre 2016.Ed ecco cosa si evince, entrando nel dettaglio.
Quante sono
A fine settembre 2016 il numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese è pari a 6.363, in aumento di 420 unità rispetto alla fine di giugno (+7,07%). Le startup rappresentano lo 0,4% del milione e mezzo di Società di Capitali attive in Italia (a fine giugno l’incidenza del fenomeno era pari allo 0,38%, a marzo 0,35%).
Il capitale medio
Il capitale sociale delle startup è pari complessivamente a 335,5 milioni di euro, che corrisponde in media a 52,7 mila euro a impresa. Il capitale medio è caratterizzato da un decremento rispetto al trimestre precedente pari al 4,5%, mentre per il complesso delle società di capitali la diminuzione è stata dell’1,2%.
I settori di attività
Per quanto riguarda la distribuzione per settori di attività, il 70,52% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese (in particolare, prevalgono le seguenti specializzazioni: produzione software e consulenza informatica, 29,8%; attività di R&S, 14,7%; attività dei servizi d’informazione, 8,1%), il 19,6% opera nei settori dell’industria in senso stretto (su tutti: fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici, 3,8%; fabbricazione di macchinari, 3,5%; fabbricazione di apparecchiature elettriche, 2,2%) mentre il 4,4% opera nel commercio.
Chi c’è dietro
Guardando alla composizione delle compagini sociali, le startup innovative con una prevalenza femminile sono 882, il 13,86% del totale, contro un rapporto del 16,83% se si prende in esame l’universo delle società di capitali. Quelle in cui almeno una donna è presente nella compagine sociale sono 2.831 (44,49% del totale, quota inferiore a quella fatta registrare dal complesso delle società di capitali, 49,76%). Le startup innovative a prevalenza giovanile (under 35) sono 1.425, il 22,4% del totale, una quota più di tre volte superiore rispetto a quella rilevata tra tutte le società di capitali (6,85%). Quelle in cui almeno un giovane è presente nella compagine sociale sono 2.430 (38,19% del totale, contro un rapporto del 13,36% se si considera la totalità delle società di capitali italiane). Le startup innovative con una compagine sociale a prevalenza straniera sono 164, il 2,58% del totale, una quota inferiore a quella osservata nel complesso delle società di capitali (4,29%). Quelle in cui è presente almeno un cittadino non italiano sono 821, il 12,9% del totale; tale quota è superiore a quella del complesso delle società di capitali (10,51%).


Dove sono
Venendo alla distribuzione geografica del fenomeno, in valore assoluto la Lombardia è la regione in cui è localizzato il maggior numero di startup innovative: 1.382, pari al 21,72% del totale nazionale. Seguono l’Emilia-Romagna con 782 (12,29%), il Lazio 625 (9,82%), il Veneto 492 (7,73%) e la Campania 404 (6,35%), che per la prima volta è entrata tra le prime cinque superando il Piemonte. In coda alla classifica figurano la Basilicata con 48, il Molise con 25 e la Valle d’Aosta con 14 startup innovative. La regione con la più elevata incidenza di startup innovative in rapporto al totale delle società di capitali è il Trentino-Alto Adige, con 105 startup ogni 10mila imprese. Seguono le Marche con 77, l’Emilia-Romagna con 70, il Friuli Venezia-Giulia con 63 e la Valle d’Aosta con 62. Milano, invece, è la provincia in cui è insediato il numero più elevato di startup innovative. Seguono Roma, Torino, Bologna e Napoli.
Quanti dipendenti hanno
Sotto il profilo occupazionale, a fine giugno risultano essere 2.593 le startup innovative con almeno un dipendente (+237 sulla precedente rilevazione), vale a dire il 43,63% del totale. A fine giugno 2016 il numero complessivo di addetti è pari a 9.042, in aumento di 849 unità rispetto a fine marzo (+10,36%; nello stesso periodo il numero complessivo delle startup innovative era aumentato del 9,27%). La media degli addetti per startup innovativa è pari a 3,49, pressoché invariata rispetto alla precedente rilevazione (3,48 a fine marzo, ma erano 2,9 a fine dicembre).
I bilanci 2015
Le startup innovative per le quali si hanno a disposizione i bilanci per l’esercizio 2015 sono 3.853 sulle 6.363 iscritte al 30 settembre (60,55%). Dunque, le analisi che seguono riguardano solo le startup innovative che hanno depositato almeno un bilancio. Il valore della produzione media nel 2015 è pari a circa 152 mila euro (+38 mila euro sulla media precedente, relativa ai bilanci 2014, +33,42%). La metà delle startup innovative ha prodotto nel 2015 non più di 30.860 euro (il valore mediano rilevato nel rapporto precedente con riguardo ai bilanci 2014 era pari a 21.303. Ne consegue che l’incremento è stato di 9.557 euro, +44.86%. L’attivo è pari in media a circa 274mila euro a startup innovativa (+60 mila euro rispetto alla media risultante dai bilanci 2014, +28%); la metà delle startup innovative non supera 74 mila euro di attivo (+12 mila euro, pari a un incremento del 19,35%). Le startup innovative per le quali si dispone dei bilanci 2015 hanno registrato in tale esercizio una produzione complessiva pari a 585.211.807 euro. Nella precedente rilevazione si era dato conto di come le 2.860 imprese delle quali si disponeva dei bilanci 2014 avessero fatto registrare in tale esercizio un valore complessivo della produzione pari a 325,58 milioni di euro. Come si è visto, tale notevole incremento è determinato non solo dal maggior numero di imprese considerate (+34,72%) ma anche dalla crescita media dei valori della produzione da esse fatta riportare (+33,42%).
Il reddito operativo complessivo fatto registrare nel 2015 è negativo per poco più di 88 milioni di euro (contro i 61 milioni della precedente rilevazione, relativa al 2014). Nel 2015 prevale la quota percentuale di startup innovative che registra una perdita: 57,07%, contro la restante quota (42,93%) che segnala un utile di esercizio.
Il valore aggiunto
Per ogni euro di produzione le startup innovative generano in media 18 centesimi di valore aggiunto (contro 15 nel 2014), un dato inferiore rispetto a quello del complesso delle società di capitali (22 centesimi). Limitatamente alle imprese in utile, le startup generano, invece, più valore aggiunto sul valore totale della produzione rispetto alle società di capitali (32 centesimi contro 22).
Twitter: @biagiosimonetta

Ultimi commenti
  • Alessandro |

    A supporto di quanto correttamente riportato nel presente articolo, indico il link all’analisi dei 3.726 bilanci 2015 delle startup iscritte alla sezione speciale del registro imprese. (http://www.slideshare.net/Fischio69/startup-osservatorio-milano-finanza-leanus-ii-edizione-2016).
    I dati più interessanti che emergono sono:
    – tra il secondo ed il terzo trimestre 2016 sono nate 420 startup. Nello stesso periodo oltre 10.000 società di capitali.
    – il totale fatturato atteso del settore sarà di circa 1 MLD nel 2016. (400 Mio sotto il break-even). Un valore pari a solo un terzo di quanto è generato (ad esempio) da sole 45 PMI (gruppo elite 50-100 milioni)
    – Le oltre 32.000 persone coinvolte (imprenditori + dipendenti) generano solo 21K€ di ricavi a testa. Un valore non sufficiente per garantirsi un reddito.
    – In media i tempi di incasso dei propri crediti superano i 120 giorni
    – A livello aggregato le startup hanno sufficienti risorse liquide derivanti da fondi (2/3) e sistema bancario (1/3).
    – Solo 565 imprese superano i 100K€ di Ricavi
    – le imprese partecipate dai fondi, pur potendo contare su maggiori risorse, produco risultati economici peggiori delle imprese guidate da persone fisiche.

  • Alessandro |

    A supporto di quanto correttamente riportato nel presente articolo, indico il link all’analisi dei 3.726 bilanci 2015 delle startup iscritte alla sezione speciale del registro imprese. (http://www.slideshare.net/Fischio69/startup-osservatorio-milano-finanza-leanus-ii-edizione-2016).
    I dati più interessanti che emergono sono:
    – tra il secondo ed il terzo trimestre 2016 sono nate 420 startup. Nello stesso periodo oltre 10.000 società di capitali.
    – il totale fatturato atteso del settore sarà di circa 1 MLD nel 2016. (400 Mio sotto il break-even). Un valore pari a solo un terzo di quanto è generato (ad esempio) da sole 45 PMI (gruppo elite 50-100 milioni)
    – Le oltre 32.000 persone coinvolte (imprenditori + dipendenti) generano solo 21K€ di ricavi a testa. Un valore non sufficiente per garantirsi un reddito.
    – In media i tempi di incasso dei propri crediti superano i 120 giorni
    – A livello aggregato le startup hanno sufficienti risorse liquide derivanti da fondi (2/3) e sistema bancario (1/3).
    – Solo 565 imprese superano i 100K€ di Ricavi
    – le imprese partecipate dai fondi, pur potendo contare su maggiori risorse, produco risultati economici peggiori delle imprese guidate da persone fisiche.

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