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economia

Gli italiani non rinunciano alla bellezza. Per le top 25 della cosmesi 2015 chiuso con 3 miliardi di fatturato


L’industria della cosmesi sembra non conoscere crisi. Lo dimostrano i conti delle aziende italiane e dei grossi gruppi internazionali attivi in Italia.
Nel 2015, secondo i dati elaborati da Pambianco Strategie di Impresa, le prime 25 aziende italiane della bellezza hanno fatturato complessivamente ben 3,1 miliardi di euro, il 7,8% in più rispetto al 2014. Fatturato in salita anche per le straniere, che hanno chiuso il 2015 a 2,3 miliardi, +4,5% sul 2014.
Il trend di crescita, costante ormai da anni, sembra essere alimentato dalla ripresa della domanda interna (+1,5% nel 2015) ma anche dall’export che lo scorso anno ha messo a segno una crescita record del +14,5%.
Prima (e con notevole distacco) nella classifica delle aziende italiane è Kiko, che ha chiuso l’anno con 505 milioni di ricavi, in crescita del 17% sul 2014.
 
 

Ultimi commenti
  • a.tazzari |

    La cosmesi, con un abbigliamento ridotto a stracci, è l’arma della donna per valorizzare il viso assieme ai parrucchieri. Per gli uomini ritornano barba e baffi. E’ l’unica arma per distinguersi in un periodo di crisi che non mostra di fermarsi.

  • a.tazzari |

    La cosmesi, con un abbigliamento ridotto a stracci, è l’arma della donna per valorizzare il viso assieme ai parrucchieri. Per gli uomini ritornano barba e baffi. E’ l’unica arma per distinguersi in un periodo di crisi che non mostra di fermarsi.

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