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Revisione catastale. A Pistoia esiste una differenza del 267% tra valore di mercato e quello catastale


267%, è la differenza che esiste tra prezzo di mercato e valori catastali nella città di Pistoia
15%, è il divario più basso d’Italia, quello nella città di Pordenone
72%, è la quota di case in Italia che sono state accatastate come A/2 o A/3
Entro il 2018, come indicato nel Def varato venerdì 8 aprile, verrà effettuata una revisione completa dei valori catastali, previa una rielaborazione di allineamento delle base dati: le tariffe d’estimo infatti sono state riviste l’ultima volta nel 1992, ed anche quanto nel 2012 è stata effettuata una rivalutazione dei coefficienti gli estimi non sono stati toccati. I dati ci dicono che il 72% delle case in Italia è attualmente accatastato come A/2 (abitazione di tipo civile) o A/3 (abitazione di tipo economico) ma l’attribuzione di queste categorie spesso non rispecchia le caratteristiche degli edifici.
Queste discrepanze hanno creato una situazione in cui il valore di mercato della casa e quello catastale non coincidono, questo vale non solo da comune a comune ma spesso anche nella stessa città. Il Sole 24 Ore per avere una visione completa di queste differenze ha fatto un confronto tra le statistiche catastali pubblicate nel 2015 ed i prezzi di mercato rilevati da Nomisma (riferiti al primo semestre 2015). Da questa elaborazione risulta che esistono città in cui il divario tra valore di mercato e quello catastale raggiunge percentuali molto alte: Pistoia ha una differenza del 267%, seguita da Pesaro (262%) e Messina (256%). Ma esistono anche città in cui la percentuale è bassa, e il valore di mercato corrisponde quasi a quello catastale: Pordenone (15%), Padova (18%) e Mantova (29%).
Tratto da Il Sole 24 ORE del 18/04/2016, pagina 2