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In quali Paesi il lavoro è più tassato: primi Italia e Belgio con aliquota fiscale implicita sul lavoro al 42,8%

La Commissione europea ha pubblicato ieri una analisi dei sistemi fiscali nazionali nella quale ha messo l’accento ancora una volta sull’eccessiva tassazione del lavoro in Italia, sottolineando l’urgenza di spostare il carico fiscale sulle proprietà immobiliari. La presa di posizione giunge mentre Roma sta preparando una controversa legge di stabilità che prevede riduzioni delle tasse sulla casa. Da New York, il premier Matteo Renzi ha espresso disappunto per le opinioni comunitarie. L’Italia «ha margine di manovra per ridurre le tasse relativamente elevate sul lavoro e aumentare nel contempo tasse meno distorsive» per il mercato, spiega la Commissione. Secondo il rapporto comunitario, queste ultime sono le tasse sui consumi, le tasse ricorrenti sulle proprietà immobiliari, e le tasse ambientali. In Italia, nel 2012, l’aliquota delle tasse implicite sul lavoro ammontava al 43 per cento. La stessa aliquota implicita sui consumi era al 18%, quella sul capitale al 37.

Secondo lo studio diffuso dalla Commissione europea, l’Italia è fra i Paesi europei con una eccessiva tassazione del lavoro, sia a livello di aliquota fiscale implicita sul lavoro (42,8%, la più alta in Europa a parimerito con il Belgio) che a livello di cuneo fiscale sul salario medio (48,2%, il quarto più alto dietro a Belgio, Germania e Francia)

Tratto da Il Sole 24 ORE del 29/09/2015, pagina 5