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cronaca

Verso l’energia senza inquinamento: 47% dell’elettricità italiana prodotta da “centrali pulite”

Per anni l’Italia ha promosso le fonti rinnovabili, facendo del Paese uno dei più rinnovabili al mondo. Durante un convegno organizzato di recente dall’Agenzia internazionale dell’energia e dal Gestore dei servizi energetici, l’amministratore delegato di Terna (la Spa pubblica dell’alta tensione) Pier Francesco Zanuzzi ha sottolineato che dal 2005 al 2013 la produzione italiana di energia pulita è cresciuta di 17 volte e copre il 40% della produzione nazionale, con un sorpasso sul metano, il quale a sua volta pochi anni fa aveva conquistato il primato sull’olio combustibile. Ma i dati del giugno 2015, freschissimi, sono ancora più forti: secondo la media trilussiana del pollo, le centrali pulite hanno prodotto 9,5 miliardi di chilowattora pari al 47% dell’elettricità nazionale. Significa che in giugno diverse volte le fonti pulite di energia hanno costretto a tenere spente quasi tutte le centrali a combustibile.

Non solo l’Italia si sta muovendo nel settore delle fonti rinnovabili: il business dell’energia pulita sta diventando sempre più sostenibile e in diversi Paesi sono stati stipulati contratti di fornitura elettrica a lungo termine a prezzi competitivi. A Dubai un grande impianto fotovoltaico produrrà elettricità a meno di 60 dollari per mille chilowattora, in Sudafrica un impianto eolico è in grado di fornire elettricità a 51 dollari e in Egitto un impianto dello stesso tipo la fornisce addirittura a 41 dollari per ogni mille chilowattora.



Tratto da Il Sole 24 ORE del 05/08/2015, pagina 19