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economia

Lavoro e immigrazione: 2,3 milioni di occupati stranieri per 123 miliardi di valore aggiunto

Gli immigrati hanno rivoluzionato il mercato del lavoro con un impatto di proporzioni enormi. Ma oggi c’è ancora spazio per loro? E, soprattutto, la “finestra” di opportunità e la crescita del Pil in Europa riservano posti anche per i lavoratori provenienti dall’estero? Partiamo da due numeri: negli ultimi dieci anni, secondo l’Ocse, gli immigrati hanno coperto il 70% dell’incremento dei posti di lavoro in Europa e il 47% negli Stati Uniti. Dall’assistenza familiare all’edilizia, dalle imprese manifatturiere ai servizi, gli immigrati hanno riempito importanti nicchie del mercato del lavoro.

Dall’ultimo anno gli occupati stranieri (scopri da dove provengono gli immigrati re- golari) hanno raggiunto i 2,3 milioni, in aumento del 5% rispetto all’anno precedente, contribuendo alla produzione di circa 123 miliardi di euro di valore aggiunto, ovvero l’8,8% della ricchezza nazionale complessiva; i lavoratori italiani, diminuiti invece dello 0,1%, sono circa 20 milioni.
Gli occupati internazionali sono distribuiti soprattutto nei servizi (45,8%), della manifattura (18,4%) e delle costruzioni (13,3%), settore in cui producono più del 20% di valore aggiunto totale.

Da Il Sole 24 ORE del 21 aprile 2015, pagina 2.

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