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economia

Le rotte dell’export dopo le sanzioni alla Russia: ecco le mete alternative

Le sanzioni alla Russia colpiscono il vostro export? Consolatevi con la Polonia, l’Ungheria, la Romania o la Repubblica ceca: a pochi chilometri di distanza da Mosca ci sono Paesi dove i consumi crescono e le opportunità d’affari sono concrete. Secondo la Sace, la crisi ucraina potrebbe far diminuire le vendite del made in Italy in Russia del 12%, facendo perdere alle nostre imprese fino a 2,4 miliardi di euro in due anni.

L’elenco dei Paesi a cui rivolgersi comprende per la maggior parte Paesi dell’ Est Europa, dove le importazioni sono in crescita. Parliamo soprattutto di Polonia, Romania e Repubblica ceca (+10%). In questi Paesi infatti l’aumento delle importazioni deriva da una crescita dei consumi dei privati, dovuta a un aumento dei salari. Ludovic Subran, chief economist di Euler Hermes, suppone che le esportazioni tessili italiane potrebbero essere assorbite da Polonia, Romania e Turchia, mentre l’export della chimica potrebbe indirizzarsi verso la Polonia, la Romania o l’Ungheria.

Tratto da Il Sole 24 Ore, lunedì 29 settembre 2014 p.17